A breve inizieranno i lavori per la realizzazione della moschea in via Esterle a Milano. L'associazione culturale islamica che ha vinto il bando del Comune è riuscita nell'intento di far sgomberare gli occupanti abusivi che da anni tenevano sotto scacco gli bagni pubblici della zona di via Padova. Un'impresa mai riuscita ai tanti comitati e privati cittadini che svariate volte hanno tentato di liberare quell'edificio per restituire dignità alla città e al quartiere: bastava che venisse approvato un progetto di costruzione di una moschea.
Ovviamente, i residenti di via Padova si dicono contrari alla realizzazione di un luogo di culto islamico in un'area che ha già una fortissima caratterizzazione straniera e che con questo ennesimo favore rischia di completare la sua trasformazione in un ghetto. Per questa ragione, raccogliendo le proteste dei cittadini, oggi la Lega si è presentata davanti agli ex bagni pubblici di via Esterle per proporre una raccolta firme atta a bloccare i lavori.
"I cittadini sono contrari: dopo 7 anni di occupazione abusiva da parte di centri sociali e immigrati irregolari, si aspettavano una riqualificazione dell'area", spiegano i promotori Silvia Sardone, eurodeputato e consigliere comunale della Lega, Samuele Piscina, segretario provinciale Lega Milano e consigliere comunale, ed Edoardo Solazzo, capogruppo della Lega in Municipio 2. Spiegano, infatti, di aver proposto anni fa che l'edificio diventasse il comando della polizia locale per il Municipio 2: "Invece la sinistra ha dato l'ok allo sgombero, dopo anni di lassismo, solamente perché l'area è destinata a moschea. Quest'area non è adeguata e non ha i requisiti per la realizzazione di un luogo di culto islamico".
Ma non solo, perché l'area di via Padova ospita già altre due moschee, una abusiva e una regolarizzata, "senza contare che ci sono rischi per la sicurezza: non ci sono informazioni certe sui finanziamenti del centro islamico e su cosa verrà predicato. Non scordiamo che negli ultimi anni ci sono stati arresti nel quartiere per estremismo islamico". La Lega ha deciso di agire perché "i residenti di questa zona vogliono più sicurezza e lotta al degrado e non vedere il quartiere scivolare pericolosamente verso un futuro simile alle banlieue francesi". Al contrario, sembra che a Palazzo Marino sia orientato a trasformare questa zona in un vero e proprio ghetto islamico, "con ancora più problemi per il quartiere.
Rinnoviamo inoltre l'invito a intervenire con lo sgombero per le numerose moschee abusive in città che segnaliamo da anni. Come mai i numerosi abusi non vengono perseguiti?". Una domanda lasciata sospesa la cui risposta è fin troppo ovvia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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