Auriane Nathalie Laisne, chi è la 22enne francese uccisa ad Aosta

La ragazza era originaria di Saint Priest, vicino Lione. Il compagno, Teima Sohaib, è stato rintracciato e arrestato in Francia. Lei lo aveva denunciato per maltrattamenti e minacce

Auriane Nathalie Laisne, chi è la 22enne francese uccisa ad Aosta
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Auriane Nathalie Laisne, la 22enne francese trovata senza vita in una chiesa abbandonata di Equilivaz, una frazione di La Salle in Valle d'Aosta, aveva già denunciato il presunto assassino, con il quale aveva una relazione, per violenza domestica e minacce. È il dettaglio che emerge all'indomani dell'arresto di Teima Sohaib, il 21enne italiano di origini egiziane fermato dalla Gendarmerie a Lione nella tarda serata di mercoledì 10 aprile. "È stato un classico femminicidio", ha dichiarato durante la conferenza stampa di quest'oggi il procuratore capo di Aosta Luca Ceccanti. Anche in Francia, a Grenoble, è stata aperta un'inchiesta per omicidio.

Chi è Auriane Nathalie Laisne

L'identificazione ufficiale della vittima è avvenuta martedì pomeriggio al cimitero di Aosta. Sono stati i genitori della ragazza, arrivati in Italia dalla Francia, a fare il riconoscimento. La 22enne era originaria di Saint-Priest, una piccola cittadina nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi, distante circa 10 chilometri dal centro storico di Lione. Aveva denuciato Sohaib per maltrattamenti, accuse che lui aveva tentato invano di farle ritrattare. Come è emerso in queste ore, infatti, il 21enne è sotto processo per violenza domestica e gli era stato imposto il divieto di avvicinamento alla vittima.

Il procuratore di Aosta: "È un classico femminicidio"

"Si tratta di un classico femminicidio determinato dai motivi di possesso e controllo sulla volontà della vittima. Non si è trattato di un raptus di gelosia e passione. Essenzialmente è un omicidio tipico di una manifestazione di potere nei confronti della ragazza", ha detto il procuratore capo di Aosta Luca Ceccanti facendo il punto sulle indagini. Secondo gli inquirenti italiani "la persona arrestata a Lione è gravemente sospettata del reato di omicidio premeditato". Quanto alla relazione tra i due ragazzi, Ceccanti ha spiegato che "mantenevano un rapporto regolare tra Italia e Francia,ma non era sereno".

L'arma del delitto

L'omicidio si è consumato "verosimilmente" nella cappella di Equilivaz, dove è stato trovato il cadavere della giovane Auriane. Per l'aggressione è stata utilizzata un'arma da punta e taglio, che non è stata ancora trovata. Dopodiché il presunto assassino "ha ricomposto il corpo della vittima, mettendola in una posizione fetale, con una pietra dietro la schiena per non farla rotolare sul lato: la sua intenzione era di farla trovare come se fosse morta dormendo ma gli elementi successivi hanno detto che era stata uccisa", hanno spiegato i carabinieri.

L'estradizione

Le testimonianze, come ha sottolineato questa mattina il sostituto procuratore, Manlio D'Ambrosi, titolare dell'inchiesta, sono state decisive per risalire

all'identità del sospettato e diramare il mandato di arresto oltre il confine. Il 21enne sarà interrogato nelle prossime ore dalle autorità francesi prima che vengano avviate le pratiche di estradizione in Italia.

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