Caso Golinucci, si cerca il richiedente asilo: “Stuprava perché lasciato da una bianca”

Le indagini sono state archiviate, tuttavia c’è un grande interrogativo: dov’è il richiedente asilo accusato di stupro, ospite a Cesena nel periodo della scomparsa di Cristina Golinucci?

Caso Golinucci, si cerca il richiedente asilo: “Stuprava perché lasciato da una bianca”
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Un figlio non si archivia: è da sempre il grido di Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina Golinucci, scomparsa da Cesena nel 1992. Della 21enne si sono perse le tracce in un pomeriggio in cui aveva appuntamento con il proprio padre spirituale al locale convento dei cappuccini, tanto che la sua auto, una Fiat 500, rimase sul piazzale antistante la struttura religiosa. Le indagini sul caso sono state riaperte nel 2022 e archiviate nei mesi scorsi, con grande dolore naturalmente di chi sperava in una soluzione definitiva del giallo.

Ma c’è un grande interrogativo che ancora non ha trovato una risposta. L’interrogativo riguarda Emmanuel Boke, un richiedente asilo che, nei giorni della scomparsa di Golinucci, sarebbe stato ospite proprio al convento dei cappuccini di Cesena. Sulla sua figura ci sono diverse perplessità - avrebbe confessato l’omicidio di Cristina, ha poi ritrattato e non è stato ritenuto attendibile, poiché avrebbe detto di aver confessato per uscire dal carcere - tanto più che è stato condannato per lo stupro di due giovani, e successivamente le sue impronte digitali sono spuntate in un altro caso di abusi sessuali su una giovane italiana a Marsiglia.

Come ha riportato il Tgr Rai, la legale di mamma Marisa Barbara Iannuccelli presenterà a gennaio un ordine di indagine europeo affinché venga ritrovato e interrogato Boke. Iannuccelli riferisce cosa il richiedente asilo avrebbe detto a propria difesa in merito alle accuse di stupro: “Lui diceva che si comportava così perché era stato lasciato da una ragazza bianca italiana. Ma chi era quella ragazza, era Cristina Golinucci?”.

È stato stabilito che Boke, descritto come violento e incapace di contenere le proprie pulsioni, in passato sia stato recluso in un carcere francese - in Francia è ancora ricercato dal 2017 - e nel 2022 è stato sviluppato un rullino appartenuto a lui 30 anni prima: ci sono varie immagini con ragazze giovani. Inoltre da un cappellino appartenuto all’uomo è stato estratto un capello: Iannuccelli chiede la possibilità di ricavare del materiale genetico per poterlo inserire in una banca dati internazionale, nel caso possa essere utile a risolvere altri possibili crimini insoluti.

Sono state battute molte piste nella nuova indagine sulla scomparsa di Cristina Golinucci, e si è parlato di testimonianze

che avrebbero visto la giovane propri nei pressi del convento il giorno della sparizione. Ma dato che Boke si è inizialmente autoaccusato di omicidio, forse una sua testimonianza potrebbe risultare particolarmente cruciale.

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