"Mi dispiace", poi le coltellate: le ultime parole prima di colpire la prof

Il racconto dei compagni di scuola del 16enne che ha accoltellato la professoressa: "Lui era stato silenzioso per tutta la mattina". Dopo l'aggressione "ci siamo nascosti dietro ai banchi"

"Mi dispiace", poi le coltellate: le ultime parole prima di colpire la prof
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"Mi dispiace ragazzi, mi dispiace". Sarebbero state queste le parole pronuciate dal 16enne che, nella mattinata di lunedì 29 maggio, ha ferito con alcune coltellate una professoressa di 51 anni durante l'ora di lezione. "Ci siamo nascosti dietro ai banchi, non sapevamo se la pistola fosse carica", raccontano al Corriere.it alcuni studenti della scuola IIS Alessandrini di Abbiategrasso, dove si è consumata la violenta aggressione. La docente, che ha riportato lesioni da taglio all'arto superiore e una lieve alla testa, si trova ricoverata all'Ospedale di Legnano: non è in pericolo di vita.

Il racconto: "Era silenzioso"

Una mattinata dai risvolti drammatici per gli studenti dell'istuto tecnico abbiatense. Nulla lasciava presagire quanto invece è accaduto subito dopo l'inizio della lezione: "È successo alla prima ora. Siamo entrati normalmente alle 8 - racconta una compagna di classe del 16enne - e ci siamo subito suddivisi in gruppo per fare un lavoro. Io ero proprio in gruppo con questo ragazzo che per la prima mezz’ora è stato silenzioso, non collaborava con noi, non diceva nulla". Poi "a un certo momento è venuta lì la nostra prof di italiano: - continua - ci ha aiutato nel nostro lavoro di gruppo e poi ha detto a questo mio compagno che a breve lo avrebbe interrogato in Storia per recuperare una insufficienza".

L'aggressione

La risposta del ragazzo alla richiesta dell'insegnante è stata pacata. Poi, però, quando la professoressa si è spostata per seguire il lavoro di un altro gruppo di studenti, il 16enne "ha iniziato a frugare nello zaino. - dice ancora la giovane - e poi si è voltato verso di noi dicendoci: 'Mi dispiace ragazzi, mi dispiace'. Ha tirato fuori le armi e si è diretto verso la professoressa che ha pugnalato diverse volte".

"Non sapevamo se la pistola fosse vera"

Nonostante le ferite, l'insegnante e alcuni studenti sono riusciti a scappare. Altri, invece, sono rimasti nell'aula: "Noi che eravamo più lontani dalla porta, - ricorda, ancora sotto choc, la studentessa - siamo rimasti bloccati in classe e ci siamo nascosti dietro ai banchi, anche perché non sapevamo se la pistola fosse vera e avevamo paura di eventuali colpi". Un compagno ha ribaltato uno dei banchi "per proteggerci", dice. A quel punto, il 16enne ha deposto le armi (un coltello e una pistola giocattolo) e gli altri ragazzi sono scappati: "Siamo andati via da scuola in un parcheggio dove c’erano altri nostri compagni".

"Rischiava 5 in condotta"

Nei giorni scorsi, il ragazzo aveva preso 2 a una verifica "e questo gli aveva abbassato molto la media", spiega un altro studente. Non solo. Assieme ad altri compagni, aveva spruzzato uno spray maleodorante in classe "e per questa storia rischiava cinque in condotta". A detta degli studenti, il 16enne non ha mai dato segni di squilibrio né di particolare insofferenza. "Non me lo sarei mai aspettato.

- conclude il giovane - È arrivato l’anno scorso, ha fatto amicizia con tutti, ovviamente c'erano noi persone con cui si trovava di meglio, con me parlava solo di calcio e della scuola. Non aveva voti bruttissimi e in classe si comportava bene, a parte gli scherzi che aveva fatto. Anche con la professoressa non ricordo che avesse avuto problemi".

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