Autopsie sulle vittime del Bayesian: al vaglio le ipotesi di annegamento o soffocamento

Eseguita l'autopsia sul corpo di Mike Lynch, il magnate inglese morto lo scorso 19 agosto nel naufragio del veliero britannico Bayesian

Autopsie sulle vittime del Bayesian: al vaglio le ipotesi di annegamento o soffocamento
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La domanda che si pongono gli investigatori è comprendere se le vittime del Bayesian sono morte per annegamento o per soffocamento. Sembra una sottile differenza ma non lo è. Ad esempio, l'autopsia sul corpo del magnate inglese Mike Lynch non ha svelato i tanti dubbi che restano sulla tragedia di Porticello. I medici del Policlinico di Palermo hanno deciso che faranno nuovi accertamenti per verificare se Lynch sia morto per annegamento o per soffocamento dovuto all'esaurimento dell'aria nella cabina in cui l'uomo si era rifugiato con altri quattro passeggeri.

Sono sette le vittime del naufragio, tra cui la figlia di Lynch, il cui esame autoptico deve ancora essere eseguito. La procura di Termini Imerese ha Indagato il comandante James Cutfield, neozelandese, e gli inglesi Tim Parker Eaton, ufficiale di macchina, con il marinaio Matthew Griffith, di guardia in plancia. Il natante, che era di proprietà del magnate inglese, è affondato nel pieno di una tempesta di brevissima durata ma di fortissima intensità. Nella notte della tragedia sono morti anche il presidente della Morgan Stanley, Jonathan Bloomer, la moglie Judith Elizabeth, l'avvocato Chris Morvillo e la moglie Neda, tutti intrappolati nella stessa cabina con Lynch; in un altro ambiente era invece morta Hannah, figlia diciottenne di Mike e di Angela Bacares, sopravvissuta all'affondamento, mentre era stato trovato fuori dallo yacht il cuoco Recaldo Thomas. Su quest'ultimo l'autopsia è stata eseguita ieri, sulla ragazza sarà effettuata oggi.

Il cuoco morto per annegamento

Una cosa è certa il cuoco del Bayesian, Recaldo Thomas, è morto annegato. È stata la prima vittima recuperata dai vigili del fuoco e dalla Guardia costiera. Nei suoi polmoni gli anatomopatologi dell'istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo hanno trovato una grande quantità di liquidi. Il corpo era fuori dal relitto. Gli altri sei corpi erano invece dentro il relitto a 50 metri di profondità. Il loro recupero è stato difficoltoso e ha impiegato sei giorni di lavoro ininterrotto per i sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

La cabina senza aria

Le altre vittime dovrebbero essere morte per soffocamento e il condizionale è d'obbligo perché andranno fatti ulteriori indagini. Il cosiddetto “annegamento a secco” è un aspetto che avvalora l’ipotesi che i sei trovati nel relitto fossero svegli, probabilmente avvisati dalla moglie di Lynch, Angela Barcares, ma non abbiano avuto la possibilità di raggiungere il ponte superiore rimanendo in trappola nell’area delle cabine. Avranno provato ad uscire sfondando la porta della cabina, avranno tentato anche di crearsi un corridoio per poter fuggire, ma è chiaro che il poco tempo a disposizione è stato fatale. Gli esami di due giorni fa sui corpi dell’avvocato newyorkese Chris Morvillo e della consorte Neda e quelli di oggi sulle salme del banchiere Jonathan Bloomer e della consorte Judith sono un tassello fondamentale per la ricostruzione della tragedia

Evitare il disastro ambientale

"Si sta operando al meglio perché non ci siano sversamenti di carburanti". Lo ha detto, incontrando la stampa, il nuovo direttore regionale dei vigili del fuoco per la Sicilia, Agatino Carrolo."I vigili del fuoco hanno agito - ha aggiunto - in modo tempestivo, recuperando le sette vittime. Nell'immediatezza dell'evento il nostro Corpo era sul posto con i nuclei specializzati, sempre sotto il coordinamento dell'autorità giudiziaria.

Operazioni svolte "cristallizzando la situazione, in modo da consentire agli inquirenti di procedere con le indagini necessarie, e anche nella fase di recupero del relitto, siamo alle dirette dipendenze dell'autorità giudiziaria".

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