Scomparsa Kataleya, spunta un nuovo video: è la svolta?

Le indagini per far luce sul sequestro della piccola Kataleya Alvarez stanno proseguendo da mesi. Nelle scorse ore un ex-occupante dell'Astor ha reso noto un video, risalente al giorno della scomparsa della bambina, che rafforzerebbe la pista del "racket degli affitti"

Scomparsa Kataleya, spunta un nuovo video: è la svolta?
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La piccola Kataleya Chicclo Alvarez, scomparsa da Firenze lo scorso 10 giugno, sarebbe vittima del "racket degli affitti". Un'ipotesi da tempo presa in considerazione dagli inquirenti, ma che potrebbe essere confermata definitivamente da un video reso noto nelle scorse ore da un ex-occupante dell'Hotel Astor. E ad averlo girato non è stato un ex-occupante qualunque, ma l'ecuadoregno Manuel Medina. Si tratta dell'uomo che, pochi giorni prima della sparizione di Kata, si era gettato da una delle finestre dell'ex-albergo occupato per scampare ad un pestaggio.

Un "caso parallelo" sul quale gli investigatori stanno ancora cercando di far luce e nell'ambito di quest'ultima inchiesta era finito in manette anche lo zio della bambina, Abel Alvarez Vasquez. Quest'ultimo è stato accusato, insieme ad altri ex-occupanti, di gestire gli affitti delle stanze dell'immobile, decidendo insieme a Carlos Martin Palomino (considerato il "capo") a chi assegnare le camere e a quale prezzo.

Secondo quanto ipotizzato Medina si sarebbe lanciato dalla finestra per sfuggire ad un gruppo di persone che lo stavano costringendolo a lasciare la camera con la forza e fra queste c'era anche Vasquez. Si sospetta che i due avvenimenti, ovvero l'aggressione al cittadino sudamericano e il sequestro di Kata, possano essere collegati. E una conferma a questa ipotesi è arrivata indirettamente proprio da Medina: quest'ultimo, secondo quanto riporta stamani La Nazione, aveva girato un filmato nelle ore immediatamente successive alla scomparsa della giovanissima. Nel video, risalente a quanto sembra a quel 10 giugno, il cittadino originario dell'Ecuador si sarebbe ripreso con lo smartphone mentre commentava l'esito delle primissime operazioni di ricerca. "Ora ho saputo che si è persa una bambina - le parole che pronuncerebbe nel video - la stanno cercando qui in albergo, però nessuno mi sembra che abbia chiamato la polizia. Stanno andando stanza per stanza: loro, Carlos e tutta la gente laggiù, anche i rumeni. Questo lo lascio come una prova".

Ed è proprio quest'ultima frase che potrebbe rappresentare un indizio: con quel video, Medina pare volersi scagionare in anticipo dall’essere sospettato di aver covato una ritorsione, per quello che aveva subito nei giorni precedenti. Una potenziale conferma di come l'opzione di un sequestro a scopo ritorsivo fosse forse stata considerata dagli stessi occupanti dell'Astor, ancor prima dell'inizio dell'indagine.

Per un filmato che potrebbe quindi essere acquisito dagli inquirenti, nei prossimi giorni.

Intanto, i carabinieri starebbero scortando da qualche giorno gli ex-occupanti all'interno dell'ex-struttura ricettiva, per consentire loro di recuperare gli effetti personali dimenticati. E questa operazione dovrebbe essere il preludio a nuovi controlli, ancora più approfonditi, all'interno dell'edificio.

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