I punti chiave
Una tragedia ha scosso il pomeriggio di lunedì 12 agosto davanti al Lido di Riva, sulle sponde trentine del Lago di Garda: un giovane di 27 anni di origine indiane è morto annegato mentre nuovata nelle acque del lago senza più riemergere. Non vedendolo ritornare a galla, gli amici hanno subito dato l'allarme chiedendo l'intervento dei soccorsi "Spiagge sicure" oltre a quello dei sommozzatori dei vigili del fuoco e della Capitaneria di porto.
Il corpo nel fondale
Per cause ancora da accertare, il corpo del giovane è stato ritrovato senza vita a otto metri di profondità: secondo le prime ricostruzioni, il 27enne è risultato disperso dopo un apparente banale tuffo in acqua: si trovava nello stabilimento assieme agli amici con i quali stava trascorrendo una giornata in compagnia. Una volta portato a riva, sono stati purtroppo inutili i tentativi di rianimare il giovane.
Come riportato dall'Agenzia giornalistica Opinione, l'allarme è scattato intorno alle 17.30: a quel punto dodici vigili del fuoco del Corpo volontari di Riva del Garda con la squadra di soccorso acquatico sono intervenuti nella zona di Punta Lido. Una volta recuperato il corpo dell'uomo con l'aiuto del nucleo sommozzatori del vigili del fuoco di Trento arrivati in elicottero, sono inziate le manovre di rianimazione cardio-polmonare che non hanno dato l'esito sperato con il corpo consegnato all'equipe di sanitari.
La doppia tragedia delle scorse settimane
Purtroppo, bisogna ricordare che meno di un mese fa, sempre nella stessa area, sono morte annegate una madre di 52 anni e il figlio di 19 di origini ucraine con i
loro corpi ritrovati ancora più in profondità (circa 18 metri): anche in quel caso sarebbero stati fatali dei tuffi in acqua, mostrati da alcune telecamere, dopo i quali tragicamente non sono più riusciti a tornare a riva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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