Si accascia, va in coma e muore. La tragedia del calciatore 28enne

Il ventottenne Davide Gavazzi, portiere dilettante, è morto stamani all'ospedale di Firenze Careggi dove era ricoverato da ieri:si era accasciato a causa di un malore nel riscaldamento di una partita di calcio dilettantisco e non si è più ripreso. La società:"Siamo sconvolti, Davide stava bene"

Un primo piano del giovane Davide Gavazzi, morto a 28 anni
Un primo piano del giovane Davide Gavazzi, morto a 28 anni

Si è accasciato al suolo all'improvviso accusando un malore, nel bel mezzo del riscaldamento pre-partita di un incontro di calcio che lo avrebbe visto partire titolare. La situazione è apparsa gravissima sin dall'inizio, tanto da richiederne il trasporto d'urgenza all'ospedale di Firenze Careggi con l'elisoccorso. E stamani è arrivata la terribile conferma: Davide Gavazzi, calciatore dilettante toscano di ventotto anni, non ce l'ha fatta. Si è arreso in un letto d'ospedale nel capoluogo della Toscana, dopo una notte in rianimazione a seguito del malore che lo ha colto ieri a Gavinana, una località dell'Appennino Pistoiese. Era in programma la partita fra la sua squadra, la Montagna Pistoiese, e il Cintolese, valida per il secondo turno della Coppa Toscana di Seconda Categoria 2022/23.

Il ragazzo, portiere di riserva del club di San Marcello Piteglio (in Toscana, nella provincia di Pistoia) avrebbe indossato la maglia numero 1: l'allenatore gli aveva detto che sarebbe toccato a lui e il diretto interessato non vedeva l'ora di scendere in campo. Stava effettuando alcuni esercizi con il collega, prima che le squadre si disponessero in campo per il fischio d'inizio programmato per il 15.30. L'incontro però non è mai iniziato: i compagni e gli avversari hanno visto il ventottenne lamentarsi per il caldo, chiedere una borraccia d'acqua ed accasciarsi al suolo, perdendo i sensi. I presenti gli hanno subito praticato il massaggio cardiaco e hanno tentato di rianimarlo utilizzando il defibrillatore, in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Le manovre sono state eseguite correttamente e hanno consentito all'estremo difensore di sopravvivere, ma già quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto le sue condizioni apparivano disperate.

Al punto da richiedere il trasferimento con l'elicottero a Firenze. Gli era stata praticata nel frattempo una tracheotomia, per poi essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Ha lottato per tutta la notte, prima del tragico epilogo della mattinata. Tanti i messaggi di solidarietà arrivati da tutta la regione, ancora di più le domande che attanagliano la mente dei protagonisti. Tanto più che a detta del club e di chi lo conosceva, il ragazzo non aveva alcun problema di salute e nelle scorse settimane si era allenato regolarmente insieme ai compagni. "Davide stava bene, aveva giocato nelle nostre giovanili ed era tornato da noi la scorsa estate. Impossibile trovare le parole per descrivere il nostro sgomento.

Davide era arrivato da poco, ma era parte di noi - il cordoglio del presidente Francesco Catani e della dirigenza del sodalizio sportivo pistoiese - lo ricorderemo così, con il suo immenso sorriso e la voglia di giocare insieme".

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