Agrigento, ora gli immigrati lavorano con il pm anti-Salvini

Un protocollo tra la procura di Agrigento, Caritas e l'associazione "La mano di Francesco" permetterà a sei migranti di lavorare in Tribunale

Agrigento, ora gli immigrati lavorano con il pm anti-Salvini

La Procura di Agrigento "accoglie" sei migranti. Di fatto un protocollo firmato dal pm Luigi Patronaggio, da Lorenzo Airò dell'associazione "La mano di Francesco" e da Valerio Landri della Caritas diocesana permetterà ad alcuni migranti di lavorare all'interno della procura. Si tratta di sei diciannovenni sbarcati in Italia che adesso collaboreranno con i funzionari del Palazzo di Giustizia di Agrigento. "Si occuperanno dell'archivio, dello spostamento dei faldoni, collaboreranno in particolare con le cancellerie", spiega ad HuffPost, Landri. Si tratta di una "attività di collaborazione volontaria" che si svolgerà proprio all'interno del Tribunale. Landri ha poi raccontato come è nato questo progetto di collaborazione tra gli stessi migranti e la procura: "Ci hanno contattato per chiederci se ci fossero nelle nostre strutture giovani migranti disponibili ad espletare attiviltà di collaborazione volontaria presso il Palazzo di giustizia, ma noi non gestiamo centri di accoglienza".

Poi il direttore della Caritas ha puntualizzato in che modo è avvenuta la selezione dei migranti che mettranno piede in Tribunale: "Ovviamente, dovendo essere inseriti nel contesto della Procura, i candidati dovevano essere in regola con i documenti, possedere una discreta conoscenza dell'italiano e avere attitudine, oltre che disponibilità e

motivazione, a vivere in un ambiente dove è richiesta prima di tutto riservatezza". Martedì prossimo il pm Patronaggio dovrebbe firmare il protocollo. Si tratta del pm che ha indagato il ministro Salvini per il caso Diciotti.

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