Amnesty International contro Salvini, Razzi, Trump e Putin

Il blog "Nonleggerlo" segnala un poster con la firma di Amnesty International in cui il leader leghista, il senatore azzurro e i presidenti americano, russo e turco sono chiamati "mostri"

Il manifesto di Amnesty a Torino (clicca per ingrandire)
Il manifesto di Amnesty a Torino (clicca per ingrandire)

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

"In riferimento all’articolo dal titolo “Amnesty International contro Salvini, Razzi, Trump e Putin” pubblicato l’8 giugno sul sito ilGiornale.it a firma di Ivan Francese, desidero precisare che Amnesty International Italia è totalmente estranea all’iniziativa, non ha mai autorizzato l’utilizzo del proprio logo per il manifesto che risulta impiegato in una serie di affissioni nella città di Torino, né i contenuti dello stesso, e si sta adoperando per una sollecita rimozione.

Con preghiera di pubblicazione, ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47/48.

Riccardo Noury

Portavoce Amnesty International Italia"

Cos'hanno in comune Matteo Salvini, Antonio Razzi e Donald Trump? E ancora il presidente russo Vladimir Putin, quello turco Recep Tayipp Erdogan e il dittatore nordcoreano Kim Jong-Un?

Sono tutti protagonisti di un manifesto che sarebbe riconducibile ad Amnesty International e che sarebbe stato affisso per le vie di Torino. Il poster riprende un celebre dipinto dell'artista spagnolo Francisco Goya, con la frase inequivocabile "il sonno della ragione genera mostri". Con i politici italiani e stranieri al posto dei mostri infernali che compaiono nell'incisione del pittore iberico.

La segnalazione arriva dal blog satirico vicino al Pd "Nonleggerlo". Il manifesto, segnalato dal lettore torinese Aldo Parisi non compare in altre foto online ma l'immagine sembrerebbe essere autentica. In calce al poster nessun commento oltre alla frase di Goya e non altra firma se non quella della famosa associazione per i diritti umani.

Sebbene i personaggi politici siano innegabilmente molto diversi fra loro, il fil rouge che

forse si può individuare è senza dubbio quello del populismo, che in alcuni casi sfocia addirittura nell'autoritarsmo, come per il presidente nordcoreano Kim Jong-Un. E certo Amnesty International è tutto meno che populista.

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