È ancora caccia a Igor il russo: "Ha più di un covo nella palude"

Del killer di Budrio non c'è traccia: l'uomo conoscerebbe troppo bene la zona paludosa in cui si nasconde

È ancora caccia a Igor il russo: "Ha più di un covo nella palude"

Sembra di nuovo sparito nel nulla Igor Vaclavic, altrimenti detto Igor il russo, l'uomo che la scorsa settimana aveva ucciso il barista Davide Fabbri a Budrio e che ieri avrebbe ucciso un guardiapesca e ferito un'altra.

Si cerca - finora invano - con un dispiegamento di forze impressionante tra le campagne e le paludi tra la provincia di Bologna e quella di Ferrara. "Potrebbe avere più di un covo", ha ammesso Andrea Desideri , comandante provinciale dei carabinieri di Bologna, a SkyTg24, "Seguiamo ogni pista possibile e immaginabile, d'intesa con l'autorità giudiziaria".

"Ieri sera alle 18,50 circa sono stati sentiti esplodere diversi colpi d'arma da fuoco ieri sera", ha raccontato ancora Desideri, "È stato intercettato da una pattuglia, È stata cinturata l'area e poi da Livorno e dal battaglione Mestre sono arrivati rinforzi di unità specialistiche". Per cercarlo sono arrivati polizia, carabinieri, paracadutisti del Tuscania, Cacciatori di Calabria, unità del Gruppo intervento speciale (Gis). Le ricerche sono particolarmente complicate per la presenza di zone paludose, specchi d'acqua e casolari, luogo ideale per nascondersi. E per il momento dello spietato assassino - che sembra conoscere la zona meglio di chiunque altro - non c'è traccia.

Vaclavic, destinatario anche di un decreto di espulsione non eseguito, fu arrestato per la prima volta nel 2007 per una serie di rapine: viene descritto come una sorta di "ninja" con arco e frecce e come un "lupo solitario" soprannome riportato dalle cronache e che si dice gli fu affibbiato in prigione.

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