Angelino Alfano gioca a nascondino per evitare i giornalisti

Alfano si nasconde alle domande dei cronisti rifiutandosi di scendere dalla berlina ministeriale fino a che le porte di Montecitorio non sono ben chiuse

Angelino Alfano gioca a nascondino per evitare i giornalisti

Angelino Alfano si blinda dentro un'enorme berlina per evitare le domande dei giornalisti sull'inchiesta della Procura di Roma a cui sono stati associati il nome di suo padre e di suo fratello, ricorrendo a buffi stratagemmi pur di sottrarsi ai microfoni dei cronisti.

Così accade che, come documenta un video de Il Fatto Quotidiano, il ministro diretto alla Camera dei Deputati per il question time non scenda dall'automobile se non dietro il portone chiuso di Montecitorio.

La vettura ministeriale è così costretta a una lunga e laboriosa marcia indietro per infilarsi in retromarcia attraverso lo stretto ingresso laterale del Palazzo che ospita la camera bassa del Parlamento. Mentre uscieri e uomini della sicurezza si affannano ad aprire serrature e chiavistelli, la macchina aspetta impaziente con il motore acceso. L'autista confabula con i guardaportone, mentre altri addetti danno le indicazioni per la manovra.

Dopo oltre un minuto di attesa, il portone di legno può finalmente richiudersi e solo allora Alfano esce dalla vettura. Riparato da domande indiscrete (e nel dubbio anche da quelle discrete).

Al momento di uscire, stesso teatrino.

Il titolare del Viminale sale a bordo dell'auto blu e dà ordine di aprire il portone solo dopo essersi riparato dietro i vetri scuri.

Quindi la fuga precipitosa: per il ministro, di questi tempi, meglio non fare domande.

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