Anpi attacca Nardella: "Non ci ha fatto parlare alla Liberazione"

Anpi attacca Nardella: "Non ci ha fatto parlare alla Liberazione"

È polemica a Firenze, dove i partigiani accusano il sindaco Dario Nardella di non averli fatti parlare in occasione della cerimonia per la liberazione di Firenze.

Una lettera di fuoco quella inviata al comune dall'Anpi, in cui si scrive che "per la prima volta nelle ricorrenze della giornata della Liberazione di Firenze dall'occupazione tedesca, nessun rappresentante dell'Anpi, erede dei partigiani che combatterono per la cacciata dell'esercito tedesco" è stato invitato a prendere la parola di fronte alla cittadinanza.

Una scelta che l'Anpi rinfaccia al Comune, dicendo di voler credere "che si sia trattato solo di uno sfortunato episodio" e auspicando "che i rapporti tra l'Anpi e l'amministrazione comunale possano rimanere all'interno del buon clima collaborativo su cui reciprocamente abbiamo sempre contato".

Una polemica strumentale, dice invece Nardella. È il suo vice-sindaco, Cristina Giachi, a replicare per l'amministrazione, sostenendo che se l'Anpi non è stato invitato è per una ragione ben precisa, che nulla ha a che fare con uno sgarbo.

"Nessuna dimenticanza e nessuna volontà di escludere, il Comune di Firenze è orgoglioso e fiero della propria storia antifascista e della medaglia d'oro conquistata durante la Resistenza", dice

la Giachi.

Ma "il clima geopolitico mondiale e i recenti accadimenti terroristici hanno suggerito al sindaco di affrontare i temi della libertà religiosa e della convivenza civile tra popoli, collegandoli alla Liberazione".

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