"Troppi errori, questa non è giustizia". Gli avvocati di Alberto Stasi non usano mezzi termini nel criticare la sentenza definitiva che ha condannato il loro assistito a 16 anni di reclusione. Ed in questo contesto, si giocano anche una carta a sorpresa: l'appello alla famiglia di Chiara Poggi. Giuseppe Colli, avvocato del commercialista oggi in carcere a Bollate, afferma: "Alla famiglia Poggi, di cui ho sempre rispettato l'enorme dolore, suggerirei, molto sommessamente, di non accontentarsi di una giustizia qualsiasi".
La difesa di Stasi, nonostante la definitiva e irrevocabile condanna in Cassazione, non demorde: per loro, giustizia non è stata fatta. Si deve scavare ancora, continuare a indagare, guardare in altre direzioni. Colli continua: "Stasi è stato condannato in base a errori, imprecisioni, illogicità e trascuratezza degli elementi probatori passati addirittura in giudicato. Ho la certezza granitica, assoluta, della estraneità di Alberto Stasi e non basterà quello che scriverà la Suprema Corte nelle motivazioni della sentenza a farmi cambiare idea". Per riaprire il caso Stasi e i suoi avvocati possono aggrapparsi soltanto a un esilissimo filo: la revisione del processo.
Certo, è prematuro parlarne ora, ma comunque sia il legale lascia intendere di considerare la prospettiva: "Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per cercare la verità. In questo momento non trascuriamo niente. Non ci fermiamo qui". Una mezza promessa per la famiglia Stasi?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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