È morta sei giorni fa nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, una bambina musulmana di diciotto mesi a causa di una malformazione congenita al cuore. Il piccolo corpicino, però, non trova ancora pace a causa della burocrazia.
Una storia paradossale e commovente. Così la piccola giace da quasi una settimana ancora nell'obitorio del nosocomio barese.
Questo va anche contro le regole islamiche che esigono una rapida tumulazione dei defunti (con il corpo rivolto verso la Mecca) per rispettarne la memoria.
È stato chiesto di seppelirla nel cimitero islamico di Gioia del Colle (in provincia di Bari), l'unico in Puglia, ma ancora non è possibile. Perchè? Il motivo è semplice, quanto assurdo. La residenza. I genitori della bambina risiedono a Galatina (in provincia di Lecce) e per essere sepolti nel cimitero musulmano è necessario essere residenti nella provincia di Bari.
Così, sul caso è intervenuto anche Sharifi Lorenzini, presidente della comunità islamica d'Italia con un appello al sindaco di Gioia del Colle, Donato Lucilla e al prefetto di Bari perchè intervengano garantendo i diritti della piccola defunta. Lorenzini chiede al primo cittadino della piccola comunità del barese di non limitarsi alla rigida applicazione del regolamento e che permetta che "il corpo della piccola abbia una degna sepoltura: questo corpo minuscolo quanto dovrà attendere ancora?".
Intanto Lorenzini pensa all'apertura di un tavolo tecnico per individuare una zona nel capoluogo pugliese da destinare ai defunti di fede islamica, perchè il caso non si ripeta più.
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