Sono state confermate, dalla Corte di Appello di Bari, le condanne per cinque pregiudicati baresi affiliati al clan Di Cosola. I cinque erano imputati, a vario titolo, di associazione mafiosa, voto di scambio e coercizione elettorale con l’aggravante del metodo mafioso. I fatti risalgono durante le elezioni Regionali del 2015 in Puglia.
Quattro dei cinque condannati avrebbero fermato per strada gli elettori e li avrebbero minacciati di votare Natale Mariella candidato nella lista dei "Popolari". Mariella poi non fu eletto. Gli imputati minacciavano gli elettori di controllare i voti impedendo, così, il libero esercizio del diritto di voto. Le indagini, coordinate dall'ex pm della Dda di Bari Carmelo Rizzo, sono state portate avanti dai carabinieri di Bari. Gli imputati, vicini al clan Di Cosolo, si sarebbero avvalsi della forza intimidatrice del gruppo di stampo mafioso.
Si tratta di Teodoro Frappampina e Giovanni Martinelli condannati a quindici anni e quindici anni e due mesi di reclusione (le condanne comprendono anche altri due reati precedenti per mafia), Luigi Guglielmi la cui pena è stata ridotta da dodici a otto anni di reclusione e Alfredo Sibilla condannato a cinque anni e quattro mesi. Nei confronti di Carlo Giurano (accusato di associazione mafiosa e non dei reati legati alle elezioni) la pena è stata ridotta da nove anni a sette anni e quattro mesi di reclusione.
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