Becca una multa e insulta gli agenti su Facebook. Denunciato

Un uomo ha scelto Facebook per dimostrare tutta la sua frustrazione dopo aver ricevuto una multa dalla Polizia Stradale per aver utilizzato il cellulare durante la marcia

Becca una multa e insulta gli agenti su Facebook. Denunciato

Un uomo di Sora non ha accettato la multa ricevuta dalla Polizia Stradale per aver utilizzato il cellulare alla guida e ha sfogato tutta la sua repressione sul social network Facebook

Stava transitando all'interno del comune di Sora con la sua autovettura utilizzando il cellulare quando è stato fermato dalla Polstrada che gli ha immediatamente contestato l'uso del cellulare alla guida. L'uomo, dopo varie proteste è stato costretto ad incassare la multa di circa 168 euro e a tornarsene a casa. Una volta a casa non ha resistito però e ha pubblicato un lungo post in cui insultava gli agenti della Polizia Stradale in maniera pesante, scrivendo:" la polizia stradale di Sora fa schifo…..ti ferma e senza motivo valido fà multe solo per fare cassa…. i soldi che state raccogliendo ve li dovete mangiare a medicine voi ed i vostri figli…..fate schifo vergognatevi".

Gli agenti non l'hanno presa bene, si sono così rivolti al sindacato che ha dichiarato quanto segue:"Noi come sindacato dei poliziotti, non appena l’Autorità Giudiziaria riterrà procedere ai sensi di legge nei confronti dei protagonisti della vicenda, provvederemo a dare mandato al nostro legale costituendoci parte civile a tutela dei nostri associati della Polizia Stradale di Sora". Oltre all'uomo che ha scritto il post nei guai potrebbero finire anche gli altri utenti che hanno commentato o condiviso il post, aizzando la discussione o semplicemente approfittando della situazione per dar sfogo ai propri cinque minuti di libertà.

La notizia è giunta anche alle orecchie del Segretario Generale della Uil Polizia, Norberto Scala che ha lanciato un appello direttamente al ministro Salvini:"Non è la prima volta che appartenenti alle forze dell’ordine sono fatti oggetto di minacce, ingiurie, aggressioni e tanto altro. Mi appello direttamente al nostro Ministro dell’Interno, Senatore Matteo Salvini, affinchè si faccia portavoce di significative iniziative volte alla tutela di chi ogni giorno oltre ad essere insultato e in particolari circostanze persino malmenato, rischia la vita. Ma nonostante le diverse situazioni di pericolo, continua ad assicurare la presenza sul territorio al fine di garantire sicurezza ai cittadini onesti che continuano a pagare le tasse senza battere ciglio".

Facebook è divenuto in brevissimo tempo uno dei mezzi

preferiti che gli utenti hanno per poter esprimere un proprio pensiero dimenticando sempre più spesso che possono scaturire vere e proprie cause legali, come il post razzista di fine settembre che ha messo nei guai ben 11 utenti.

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