Continua la ricerca da parte delle autorità italiane dei "furbetti" del reddito di cittadinanza: soggetti che, senza averne alcun diritto, continuano ad intascare il sussidio grillino a discapito delle casse dello Stato e degli altri cittadini.
Tanti i sotterfugi orchestrati per poter beneficiare dell'assegno. Nel nutrito gruppo di individui rintracciati e denunciati dalle forze dell'ordine, anche un dipendente arrivato addirittura ad aggredire il proprio datore di lavoro, reo di avergli proposto un regolare contratto.
"Assunzione in regola? Così perdo il reddito"
Emblematico il caso avvenuto il mese scorso ad Agrigento, dove un 22enne romeno, assunto in nero come bracciante per lavorare nelle campagne di Naro, aveva letteralmente perso le staffe quando il proprio titolare si era offerto di assumerlo con regolare contratto. Preoccupato di perdere il prezioso reddito di cittadinanza, lo straniero aveva dato in escandescenza, tanto da scagliarsi violentamente contro il datore di lavoro. La discussione era presto sfociata in aggressione vera e propria, ed il titolare si era visto costretto a rivolgersi ai carabinieri di Naro per denunciare il dipendente.
Lo scontro era dunque andato avanti proprio dinanzi alla stazione dei militari, che avevano richiesto l'intervento dei colleghi di Palma di Montechiaro per bloccare il romeno e porre fine al tafferuglio. Lo straniero era poi stato denunciato e ristretto ai domiciliari per minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per truffa e lesioni personali.
Oggi altri 77 denunciati
Restando nella zona di Agrigento, come riportato da Il Corriere, nella giornata odierna è arrivata la notizia di 77 "furbetti", fra i quali figura anche il 22enne romeno, identificati dalle forze dell'ordine. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Agrigento e di Sciacca, ad Agrigento, Favara, Licata, Naro e Porto Empedocle sono stati registrati numerosi casi di autocertificazioni false presentate all'Inps nel tentativo di ottenere il reddito di cittadinanza. Due mesi di indagini serrate hanno portato alla denuncia dei 77 soggetti, di cui 22 stranieri, per un totale di 750 mila euro ormai erogati.
Fra i finti beneficiari, anche una madre ed un figlia che lavoravano in una pizzeria sita sul litorale agrigentino (attività naturalmente nascosta all'Inps) e diversi pregiudicati, con alle spalle reati di rapina, furto e mafia. Non solo.
Anche vincitori di importanti somme al gioco, (più di 15mila euro), che avevano deciso di non dichiarare il premio ricevuto.Tutti quanti sono stati denunciati, ed ora l'Inps provvederà a revocare il beneficio ed a recuperare, per quanto possibile, le cifre elargite.
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