Era un po' "insolita" oggi la homepage della scuola media “Battisti-Ferraris” di Bisceglie, un Comune della provincia di Barletta, Andria e Trani in Puglia. Anziché le solite informazioni istituzionali e quelle utili a genitori e studenti apparivano slogan inneggianti all'Islam. Da qui la scoperta: un hacker di matrice integralista aveva preso di mira il sito della scuola del piccolo comune pugliese.
“Islam is the only religion” (L'Islam è l'unica religlione”), “stop killing burma muslims” (stop alle uccisioni dei birmani musulmani”), “stop the budhist terror” (fermare il terrore buddista). Queste le frasi che hanno invaso la pagina principale del sito scolastico. Parole scritte ininglese, accompagnate da immagini raccapriccianti in basso alla schermata della "home". Foto di cadaveri, persone torturate e sfigurate, soprattutto corpi di bambini, anche ridotti in pezzi. A riferirlo fonti di stampa locale che segnalavano la presenza di un audio con, molto probabilmente, una preghiera coranica.
Gli autori di questo hackeraggio? Non sono anonimi; la firma appariva in alto: “Tunisian Fallaga Team”, più conosciuto come “Hacker del Califfato”. Lo scorso anno, il "team" aveva attaccato i siti internet di ospedali e scuole francesi. Una volta scoperto il gruppo di terroristi telematici, furono effettuati diversi arresti da parte della polizia tunisina.
Dunque ormai la strategia del
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