Una vita da nababbi e dediti all'illegalità. Per questo due rom sono finiti sotto l'osservazione particolare dei carabinieri di Vicenza, che ne contestavano "la pericolosità comprovata" e il tenore di vita non in linea con la dichiarazione dei redditi.
A fronte di questa inchiesta, l'udienza per una possibile confisca dei beni era stata fissata dal giudice per il 7 luglio prossimo, ma i rom si stavano organizzando altrimenti. Nei giorni seguenti alla fissazione della data dell'udienza, infatti, i nomadi avevano iniziato a vendere i propri beni di lusso e a disperdere le ricchezze. Mercoledì scorso gli agenti del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Vicenza avevano notato che un nomade aveva cercato di vendere la sua Mercedes a 15mila euro, mentre l'altro aveva prelevato 100mila euro dal suo conto per presentarsi in una gioielleria e comprare tre orologi Rolex.
Così è scattata l'operazione chiamata "Golden Life", che ha portato al sequestro mercoledì scorso di beni per un totale di 120mila euro, tutti appartenenti ai due nomadi del campo di via Diaz. Tra gli oggetti sequestrati, secondo quanto riporta Vicenzatoday, ci sono una Mini cooper, 5 iPhone, un computer, due roulotte da 30mila euro, un campo agricolo di 2400mq e due conti bancari da 100mila euro.
Ma non bastava. Oggi infatti l'Arma, su mandato del procuratore Cappelleri, è tornata nel campo nomadi per sequestrare altri beni. Uno dei rom nei giorni scorsi aveva venduto la sua Audi A6, sottoposta però a provvedimento di confisca.
Al rom è stata così sequestrata anche una casa mobile di lusso, una roulotte, e svariati apparecchi elettronici di valore. Il tutto proprietà di persone che si dichiaravano nullatenenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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