Bonus vacanze, così Pd e 5s regalano 400 milioni ai giganti del turismo online

Con un emendamento il governo vuole permettere che il bonus vacanze possa essere sfruttato per le prenotazioni effettuate tramite le online travel agency straniere

Bonus vacanze, così Pd e 5s regalano 400 milioni ai giganti del turismo online

Bonus vacanze, cronaca di un fallimento annunciato. La misura ideata dal governo per rilanciare il turismo, duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, non ha funzionato come i giallorossi pensavano e speravano. A fronte di uno stanziamento complessivo di 2,4 miliardi di euro, lo strumento – 500 euro alle famiglie con Isee non superiore ai 40mila euro – è stato richiesto da circa un milione e mezzo di nuclei familiari, per una cifra complessiva di 615 milioni di euro, peraltro erogati solamente in parte.

Dopo il danno, ora rischia di arrivare anche la beffa, visto che l’esecutivo – con un emendamento a prima firma del senatore Pd Franco Mirabelli – vuole permettere che il il bonus vacanze possa essere sfruttato nel pagamento anche tramite l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici. Cosa che nei fatti si tradurrebbe in un bel regalo a tutte le cosiddette OTA (Online Agency Travel) che già dominano il mercato delle prenotazioni turistiche.

A denunciare il cortocircuito ci ha pensato Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia. Raggiunto telefonicamente da ilGiornale.it, l’esponente del partito di Giorgia Meloni, ci spiega: "Ci sono circa due miliardi di euro che entro il 31 dicembre 2020 – quando il bonus scadrà – non riusciranno a essere elargiti: questo significa che il meccanismo del bonus vacanze non ha funzionato. Per questa ragione, allora, abbiamo chiesto che questi due miliardi fossero investiti nella filiera turistica per aiuti diretti concreti alle aziende e alle imprese recettive. Secondo gli ultimi dati di Federalberghi, sono a rischio un milione e trencentomila posti di lavoro...".

Una richiesta inascoltata dal Conte-bis, visto che il Partito Democratico ha altre idee in testa. "Ora il Pd punta a dare un contributo di 400 milioni alle Online Travel Agency attraverso le commissioni sulle prenotazioni online; attualmente circa l’80% delle prenotazioni di viaggi e vacanze avviene sulle piattaforme delle OTA, e queste prendono commissioni dal 15% al 24% del totale…", racconta ancora il meloniano. Insomma, quasi 20% - in media – va nelle casse dei colossi (stranieri) del travel mondiale.

Con buona pace delle aziende e degli imprenditori e del comparto turistico, cornuti e mazziati. "In questo modo il bonus vacanze, pensato per aiutare il turismo italiano, avvantaggia le Online Travel Agency straniere: complimenti…", sottolinea con amarezza Zucconi.

Il capogruppo FdI in Commissione Attività Produttive, Turismo e Commercio, in ultima battuta, critica anche la decisione del governo di fare scadere il bonus vacanze il 31 dicembre: "Sei mesi di durata è veramente troppo poco: il bonus, gestito diversamente - prediligendo il contatto diretto tra struttura ricettiva e turista, tagliando appunto fuori le intermediazioni delle OTA –, dovrebbe valere almeno tre anni per essere efficace. Altrimenti è del tutto inutile…".

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