Era passato più volte dall'Italia Bilal Bosnic, per predicare a Cremona, a Bergamo e Pordenone. L'imam radicale, arrestato a settembre 2014 in Bosnia, al termine di un'operazione condotta con l'aiuto degli italiani, è stato condannato oggi a sette anni di carcere.
Accusato di avere agito come reclutatore per lo Stato islamico, per inviare combattenti in Iraq e in Siria, il predicatore radicale è stato giudicato in base a una nuova norma che punta a fermare il flusso di uomini dai Balcani e dare una stretta in materia di terrorismo.
Bilal "Husein" Bosnic è considerato il leader non ufficiale del movimento salafita in Bosnia. A processo con lui altre 17 persone, anche loro sospettati di legami con i gruppi militanti attivi tra Siria e Iraq.
"Tra il 2013 e il 2014, approfittando di una posizione di autorità religiosa - ha detto il
presidente della Corte, leggendo la sentenza - ha coscientemente reclutato uomini e organizzato un gruppo terroristico". La difesa ha gi annunciato che presenterà richiesta d'appello, per quello che ritiene un processo "politico".
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