Bossetti, spuntano delle lettere hard con una detenuta

Il muratore di Mapello avrebbe avuto una corrispondenza hot con una donna in carcere

Bossetti, spuntano delle lettere hard con una detenuta

Spuntano pure delle lettere hard nel processo a Massimo Bossetti, unico imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio.

Ne ha parlato il pm Letizia Ruggeri che ha chiesto di acquisire 5 o 6 delle missive inviate dal muratore di Mapello. Si tratterebbe dello scambio con una detenuta del carcere di Bergamo, Gina, in cui sarebbero contenuti dettagli "a luci rosse" sulle preferenze di Bossetti in relazione all'organo sessuale femminile. “L’imputato esprime una sorta di predilezione per la rasatura”, ha sostenuto il sostituto procuratore, che ricorda come i consulenti informatici avrebbero trovato sui pc di Bossetti tracce di ricerche online con chiavi di ricerca come "ragazzine depilate".

Intanto in aula a porte chiuse è stato sentito oggi anche Nicolas, 15 anni, figlio maggiore di Bossetti. Un modo per "tratteggiare la figura del padre" ha spiegato l'avvocato Claudio Salvagni, che ha assicurato che la testimonianza è stata "trattata con tutte le cautele del caso”.

"È del tutto evidente che questo è un processo in cui la prova scientifica è assai importante", ha dello il legale della difesa ai giudici, "La prova scientifica non ha autoreferenzialità, qui abbiamo ascoltato tanti luminari che hanno cercato di giustificare macroscopiche anomalie e non hanno mai trovato la soluzione. Come la mancanza di dna mitrocondriale, con conseguenti articolate elucubrazioni".

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