Botte al capotreno che lo scopre senza biglietto

Aggredito perché non gli consente di viaggiare senza titolo, dopo mezz'ora lo ritrovano in stazione. Finisce in manette un nigeriano nel Salernitano

Botte al capotreno che lo scopre senza biglietto

Il capotreno gli chiede di mostrargli il biglietto, lui per tutta risposta lo aggredisce perché vuole farlo scendere dal treno. È finito così in manette un giovane nigeriano alla stazione di Battipaglia, in provincia di Salerno.

È accaduto intorno alle 6.20 della mattinata di sabato sul treno regionale che da Salerno arriva fino a Paola, in Calabria. Tutto è iniziato quando il funzionario ha chiesto allo straniero, poi identificato in un 21enne di nazionalità nigeriana, di mostrargli il titolo di viaggio. Al giovane, che ne era sprovvisto, ha poi spiegato che c’erano solo due scelte: o regolarizzare la sua posizione, pagando, oppure scendere dal convoglio alla prossima fermata che sarebbe stata quella di Capaccio-Paestum.

L’aut-aut non è piaciuto, evidentemente, al viaggiatore che ha iniziato a urlare finché, sceso dal treno e prima che le porte si chiudessero, ha sferrato un pugno all’indirizzo del capotreno, “colpevole” di non aver consentito che lui viaggiasse gratis. Poi è scappato via, facendo perdere ogni traccia di sé.

Subito è stata avvertita la Polfer che, dopo aver tracciato l’identikit del giovane viaggiatore, s’è attivata per le sue ricerche. Che non sono durate tantissimo: lo straniero, infatti, era tornato alla stazione di Battipaglia – a bordo di un altro treno – dove ha trovato ad attenderlo gli agenti della polizia ferroviaria. A tradirlo è stata la sua capigliatura vistosa, acconciata in treccine, e i vestiti.

Per lui, identificato in un 21enne nigeriano e dopo il riconoscimento da parte dello stesso capotreno, sono scattate le manette con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Intanto, il funzionario era stato medicato in ospedale. Le sue condizioni, per fortuna, non erano gravi e i medici del presidio sanitario salernitano hanno potuto stilare per lui la prognosi che prevede una convalescenza di sei giorni.

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