Dall'inchiesta condotta dai carabinieri di Brescia che ha portato all'arresto undici persone tra cui un parroco e un allenatore di calcio tra Lombardia ed Emilia Romagna con l'accusa di avere avuto rapporti a pagamento con ragazzi ancora minorenni spuntano nuovi particolari terrificanti.
L'inchiesta è partita grazie alla segnalazione alla madre di un 15enne caduto nella rete dei pedofili. È proprio qiel ragazzino a fornire i primi dettagli che hanno consentito alla Procura di portare a termine gli arresti. Gli appuntamenti con gli "orchi" sono partiti per scherzo, "per tirare in giro i gay", ma poi i ragazzini si sono resi conto che si poteva guadagnare bene e così è stato fissato il primo incontro con pagamento anticipato. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, i giovani si prostituivano per cifre irrisorie.
Come riporta Brescia Today, esisterebbe un vero e proprio tariffario secondo gli inquirenti: dai 5 euro per le "palpatine" ai 100 per un appuntamento in abitazione. Invece 20-30 euro per una masturbazione in macchina. I clienti avevano gusti vari, sia sulle prestazioni sessuali richieste, sia riguardo alla location.
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