Calabria, il polo di eccellenza per le malattie cardiovascolari fermo per mancanza di personale

Le moderne e costose apparecchiature biomedicali acquistate con un leasing in 18 rate da 500mila euro. I pagamenti sono ancora in corso

Calabria, il polo di eccellenza per le malattie cardiovascolari fermo per mancanza di personale

Un danno erariale di oltre 40 milioni di euro. La mancata attivazione di un polo sanitario pubblico di eccellenza costruito a Reggio Calabria sta costando un mucchio di soldi alla Regione Calabria e all'Italia. La struttura avrebbe dovuto essere destinato alla prevenzione e alla cura delle malattie cardiovascolari, ma gli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza hanno segnalato alla Corte dei Conti che il polo non è stato mai attivato. Sei le posizioni di funzionari pubblici segnalate alla procura regionale della magistratura contabile.

Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno permesso di rilevare che il centro non è mai entrato in funzione a causa della mancata previsione, in fase progettuale, di risorse finanziarie necessarie all'assunzione di personale specializzato. Le moderne e costose apparecchiature biomedicali sono state acquistate con un leasing in diciotto rate da 500mila euro per le quali l’Azienda Ospedaliera ha ancora in corso i pagamenti unitamente alle spese di manutenzione. Adesso giacciono inutilizzate e destinate a diventare obsolescenti in breve tempo.

Gli inquirenti hanno evidenziato che

l'assenza del servizio ha comportato, per molti pazienti, la necessità di spostarsi altrove per ricevere cure specialistiche con costi per la sanità pubblica calabrese stimati in oltre 7 milioni di euro annui.

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