Il green pass non è ancora ufficialmente entrato in vigore e già si pensa a come cambiarlo. L'avanzare della variante Delta, che non è stata trovata ora ma si conosce da ormai diverse settimane, sta portando gli esperti a riconsiderare il foglio verde per le vacanze, quando ormai molti italiani le hanno già prenotate e molti stranieri si apprestano ad arrivare nel nostro Paese. L'ha dichiarato Pierpaolo Sileri in un'intervista rilasciata questa mattina a Radio24, mettendo in discussone tutto quello che finora è stato detto sul passaporto vaccinale.
La variante Delta, che sta portando a un nuovo incremento dei contagi nel Regno Unito e a nuovi focolai sparsi in diversi Paesi d'Europa pare non bypassare i vaccini, a patto che sia stata effettuata la seconda dose. Il rischio di infezione con questa variante nei soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale appare ridotto rispetto a chi ha ricevuto solo una dose del vaccino, motivo per il quale il governo sta pensando di non rilasciare il passaporto vaccinale già dopo la prima dose ma solo dopo la seconda. "È verosimile che la variante Delta ci costringerà a rimodulare il Green pass, rilasciandolo dopo la seconda dose di vaccino: ma è presto per dirlo, aspettiamo ancora i dati di una o due settimane", ha dichiarato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute del governo Draghi.
Tuttavia, Sileri mette le mani avanti e difende quanto detto e fatto fino a questo momento: "La scelta di rilasciare il Green pass dopo la prima dose non è stato un errore, allora i dati ci dicevano questo. Al momento una modifica non serve ma va messa in cantiere: da medico e non da politico, dico che probabilmente si arriverà ad una rimodulazione". Le dichiarazioni di Pierpaolo Sileri sono allineate con quanto suggeriscono gli esperti in relazione all'avanzare della variante Delta e alle vacanze, consigliando di partire solo dopo aver ricevuto la seconda dose di richiamo del vaccino. E proprio a proposito dei richiami, Sileri ha consigliato una rimodulazione anche delle tempistiche di somministrazione: "Per la seconda dose io cercherei di stare più vicino alle 3 settimane per Pfizer e 4 settimane per Moderna rispetto ai 42 giorni".
L'infettivologo Massimo Andreoni, in un'intervista rilasciata a Qn, ha dichiarato che "il Green pass rapido è
rischioso", perché una sola dose di vaccino non basta controla variante Delta. "Questa mutazione è più trasmissibile, ma non è più virulenta. Anche i giovani devono preoccuparsi", ha sottolineato l'esperto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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