«Caro Franco, mi mancherai»: la lettera di Berlusconi

Da oggi, senza il maestro Franco Zeffirelli, mi sento più solo.

Abbiamo perso non soltanto un grande artista, che ha onorato l'Italia, ma un uomo di grande spessore intellettuale e di grande valore morale e di grande coraggio civile.

È stato il protagonista assoluto del cinema italiano, è stato un protagonista del teatro, soprattutto (...)

(...) del teatro d'opera, per il quale ha realizzato allestimenti che rimarranno nella storia.

Ci ha legato una lunga e profonda amicizia che è certamente tra le più significative che la vita mi ha riservato.

Ci siamo scambiati consigli, suggerimenti, ci siamo confrontati su grandi temi e su piccole cose.

Franco non soltanto mi fu vicino con i suoi consigli quando decisi di scendere in politica, dando vita a Forza Italia ma - da uomo generoso e coraggioso - accettò anche di partecipare in prima persona alle mie battaglie per la libertà, candidandosi e venendo eletto nelle nostre file al Senato della Repubblica.

Mancherà a me, alla città di Firenze che tanto amava, all'Italia che voleva democratica e libera, alla cultura europea e a tutti gli uomini liberi.

Con questi sentimenti, mi unisco al dolore dei suoi cari.

Ciao Franco, ti terrò sempre nel mio cuore.

Tuo Silvio

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