Rimangono ancora diversi dubbi sul caso Ciro Grillo. Cosa è accaduto realmente quella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta a Cala di Volpe? Si è trattato di uno stupro o i rapporti sessuali sono stati consenzienti? La versione fornita dalla giovane è in contrasto con quanto raccontato dai quattro amici genovesi, che invece respingono l'accusa e parlano di consapevolezza da parte di Silvia al momento dell'atto. Pochi mesi dopo la denuncia della studentessa italo-norvegese è stata sentita Parvin Tadjik, la moglie di Beppe. La donna innanzitutto ha chiarito una cosa: qualunque cosa sia successo non è avvenuto in casa Grillo.
La madre di Ciro ha infatti sottolineato che, "non avendo spazi a sufficienza per ospitare anche gli amici di mio figlio e comunque volendo mantenere la mia privacy", aveva chiesto a una sua amica "di poter dare in uso la sua abitazione ai ragazzi per il periodo di vacanza". L'immobile di Grillo si trova al civico 36, mentre quello della sua amica al 37: "Le due abitazioni sono vicinissime e adiacenti. E in realtà sono divise solo da un patio". Nel verbale si legge un altro dettaglio fornito: "Loro erano ospitati nell'abitazione a fianco, nella nostra dormivo io con la mia colf, e a rotazione sono venute alcune amiche a trovarmi".
La colf e il giardiniere
La Tadjik racconta di essersi svegliata alle ore 9 del mattino e di aver fatto colazione nel patio della sua abitazione: "Mi sono svegliata presto perché ho sentito la mia amica partire passando dalla porta finestra ma non mi sono alzata". C'è inoltre un particolare che potrebbe risultare cruciale per rivedere la posizione del figlio e gli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria: "Non ho visto né sentito alcunché di anomalo. Quella mattina non sono andata in spiaggia, e quindi ne ho approfittato per sistemare un po' di cose". Poi la moglie di Beppe ha citato la colf che "faceva le pulizia tutti i giorni anche nelle casa in uso ai ragazzi" e il giardiniere che "quella mattina lavorava nei giardini antistanti le abitazioni".
La perizia fonometrica
I pm Gregorio Capasso e Laura Bassani, riporta Il Fatto Quotidiano, avrebbero già disposto una perizia fonometrica per capire cosa si possa sentire e a quale distanza.
Nella testimonianza della madre di Ciro Grillo emerge un ulteriore dettaglio: la donna ha raccontato di aver chiesto ai ragazzi di tenere le finestre aperte durante la vacanza "in modo da essere sempre comunque in contatto con loro, fermo restando che le zanzariere restavano chiuse". Una richiesta avanzata ai quattro amici genovesi "per motivi di sicurezza e anche per la mia tranquillità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.