Cinque anni di prigione per Hervé Falciani, l’ex informatico della banca Hsbc finito al centro dello scandalo per aver svelato l'elenco segreto di clienti che avevano depositato cento miliardi di dollari nei forzieri della Hsbc, l’istituto svizzero tra i maggiori al mondo. Il tribunale penale federale di Bellinzona lo ha condannato per spionaggio economico, assolvendolo però dagli altri capi di imputazione, come la violazione del segreto commerciale. Falciani, che si trova in Spagna, non ha partecipato all’udienza ed è stato giudicato in contumacia.
Il procuratore federale Carlo Bulletti aveva chiesto una pena di sei anni di reclusione. Laurent Moreillon, avvocato della banca Hsbc, costituitasi parte civile, si era allineato alla richiesta del procuratore auspicando una pena pesante. Falciani avrebbe copiato, dal 2006 al 2008, dati bancari della filiale ginevrina di Hsbc. Successivamente, dal 2008 al 2014, li avrebbe resi accessibili a diverse ditte private e agli organismi pubblici di alcuni paesi.
A pubblicare l'elenco dei clienti fu l’International consortium of investigative journalists (ICIJ), la piattaforma di inchieste giornalistiche che per otto mesi analizzò i dati presenti contenuti nei file. Un lavoro certosino a cui si dedicarono 140 giornalisti di 45 diversi Paesi. La banca Hsbc è invece riuscita a far archiviare l’inchiesta a suo carico della magistratura di Ginevra pagando indennizzi per decine di milioni di euro.
Falciani era fuggito da Ginevra nel dicembre 2008 dopo un primo interrogatorio della polizia.
Arrestato nel 2012 a Barcellona, si era opposto con successo all’estradizione dalla Spagna. Nei giorni scorsi aveva preannunciato al suo avvocato che non si sarebbe presentato al processo perché "non si fida del sistema giudiziario svizzero su questo caso".
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