Coronavirus, primi due contagi a Milano. Sospese le attività negli atenei lombardi

Le autorità stanno studiando le misure d'emergenza da avviare nella capoluogo lombardo: vanno ricostruiti i contatti che i contagiati hanno avuto nelle strutture sanitarie

Coronavirus, primi due contagi a Milano. Sospese le attività negli atenei lombardi

Dopo il caso accertato a Torino, nelle ultime ore, anche nel capolugo lombardo ci sarebbero i primi casi di persone risultate positive al coronavirus. Il primo, secondo quanto riportato dal Corriere della sera, è un paziente residente a Sesto San Giovanni, ricoverato al San Raffaele da circa una settimana. Sarebbe lui, infatti, il primo infetto da coronavirus a Milano. In queste ore, le autorità stanno studiando le msiure d'emergenza da avviare nella capoluogo. In queste ore vanno ricostruiti i contatti che l'uomo ha avuto con medici, infermiere e pazienti, durante la settimana nella struttura sanitaria del San Raffaele. Un secondo contagiato è, invece, un 71enne residente a Mediglia che sarà ricoverato all'ospedale San Matteo di Pavia.

"Opportuno alzare l'allerta"

Con il caso del paziente ricoverato al San Raffaele di Milano, il sindaco del comune lombardo alle porte di Milano, Roberto Di Stefano, ha dichiarato ad Adnkronos che dopo l'aumento esponenziale "è opportuno alzare l'allerta". Sesto San Giovanni fa parte della città metropolitana di Milano e confina con il comune, tanto da avere una fermata della metropolitana, la linea rossa M1. "Non sono preoccupato, ma non bisogna sottovalutare la situazione, meglio prevenire certe situazioni". E alla domande se qualcosa avrebbe potuto essere studiato meglio nelle ultime settimane per evitare il contagio, Di Stefano ha risposto: "Adesso pensiamo a risolvere il problema".

Le misure restrittive in Lombardia

Misure restrittive come quelle decise per i dieci comuni a rischio nel Lodigiano sono state adottate anche a Vo' Euganeo e a Teolo, in Veneto. In base a quanto ricostruito, sarebbe stato individuato il cosiddetto paziente zero del Veneto (probabilmente il responsabile della diffusione che ha causato il decesso del 78enne): si tratterebbe di un operaio cinese di un'azienda tessile che avrebbe visto la partita Inter-Milan nel bar di Vo' Euganeo insieme ai due anziani, tutti e due risultati positivi al virus.

Sospese le attività degli atenei lombardi

Le attività nelle università della Lombardia sono sospese da lunedì prossimo al 29 febbraio, e si ipotizza che possano riprendere a partire dal 2 marzo. È quanto si legge in una nota firmata da Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell'Università degli studi di Bergamo e presidente della Conferenza dei rettori delle Università lombarde. "L'evoluzione della situazione relativa alla diffusione del Coronavirus impone l'adozione di misure cautelative a tutela della salute pubblica e del sereno funzionamento delle attività istituzionali di tutti gli atenei della Lombardia, stante la naturale e massiccia mobilità degli studenti, lombardi e non, all'interno del territorio regionale. Nei giorni da lunedì 24 febbraio a sabato 29 febbraio, saranno sospese le attività didattiche (lezioni, esami e lauree)", si legge nella nota che poi prosegue: "Riteniamo che, in assenza di diverse indicazioni da parte delle Autorità, tutte le attività potranno riprendere lunedì 2 marzo". "Sedute di laurea ed esami saranno rinviati secondo calendari che verranno predisposti dalle singole sedi. La nostra azione avviene e proseguirà in stretto contatto con le Autorità civili e sanitarie. Informeremo studenti, personale e cittadinanza - conclude la nota - con tempestività riguardo ad ogni aggiornamento utile".

Palazzo Marino sospende un concorso

"Per ragioni di prudenza e al fine di non turbare il regolare svolgimento delle procedure di selezione, come concordato anche con le istituzioni competenti per la sicurezza e l'ordine pubblico, le prove concorsuali già in programma per il 25 e il 26 febbraio presso il Palalido Allianz Cloud, sono rinviate a data da destinarsi", ha fatto sapere la direzione organizzativa delle Risorse umane del comune di Milano, riservandosi di comunicare ai canditati "ulteriori informazioni".

Gallera: "Attendiamo linee guida"

Intanto, l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura a Milano ha dichiarato di essere in attesa delle linee guida nazionali per fronteggiare l'eventuale emergenza sanitaria: "Stiamo attendendo che le riflessioni che si stanno facendo

maturino un'ordinanza nazionale, perché riteniamo che ci debba essere un comportaqmento omogeneo su tutto il territorio nazionale. Restiamo in attesa delle linee guida. Oggi lo scenario di Milano cambia in continuazione".

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