Coronavirus, Vo' Euganeo come Wuhan: scuole chiuse e quarantena

Dopo la morte del 78enne per coronavirus, a Vo' Euganeo si fermano le attività: scuole chiuse, messe sospese e partite rimandate

Coronavirus, Vo' Euganeo come Wuhan: scuole chiuse e quarantena

Scuole chiuse, messe sospese e partite rimandate. È una città fantasma Vo'Euganeo, in provincia di Padova, all'indomani della morte del 78enne deceduto attorno alle 22 di venerdì 21 febbraio per Coronavirus all'ospedale di Schiavonia Monselice.

La paura è nell'aria. La gente è barricata in casa e le strade sono deserte. "Abbiamo adottato tutte le misure di emergenza - dice Luca Martini, figlio del sindaco e dipendente della farmacia comunale, non appena appresa la notizia del ricovero dei due compaesani al Corriere della Sera - Tutto il personale ha indossato le mascherine, usiamo l'igienizzante per le mani, teniamo i cliete a distanza di sicurezza e distribuiamo volantini informativi". Ci si arrangia come può in attesa di ulteriori disposizioni da parte dell'amministrazione locale. "Chi lo avrebbe mai immaginato che sarebbe successo qui...", commenta il professionista con aria sconcertata.

A Vo' Euganeo ci sono 3000 anime in pena questa mattina. L'intero centro cittadino è in quarantena e, nelle prossime ore, tutti i residenti dovranno sottoporsi ai test di controllo per scongiurare il rischio di contagio, queste le disposizioni da Padova. Qualcuno cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: "Beh, in questo caso, è meglio essere primi che ultimi - dichiara Marco Calaon, presidente del Consorzio vini dei Colli Euganei - Se ci sarà un protocolo, vuol dire che disporremo di tutte le migliori risorse del nostro sistema sanitario...". Ma nonostante ci si sforzi di tenere alto il morale, sorprende che il Coronavirus sia esploso in una piccolissima e tranquilla località collinare. "Mi aspettavo che il virus arrivasse da città grosse: Milano, Padova... - continua Calaon - Che arrivasse in un paese cos piccolo, sui colli, con l'aria buona, ti dà la dimensione dell'incapacità di controllarlo. Ti arriva addosso questa cosa e non hai alcuna protezione. La sensazione è quella che non ci sia difesa".

All'Unione pastorale si attendono ulteriori disposizioni. Nei prossimi giorni, a Vo' sono in programma numerose celebrazioni liturgiche che rischiano di essere sospese, o persino cancellate, per almeno due settimane. "Se ci chiederanno di sospendere liturgie e manifestazioni, ci adegueremo.", dice il parroco del paese Mario Gazzillo, anch'egli sconvolto per quanto accaduto.

In attesa che vengano ricostruite le tappe del contagio, e che si individui il focolaio esatto dell'infezione da coronavirus che ha portato alla morte del pensionato, i residenti fanno congetture di ogni tipo. Qualcuno pensa residenti di nazionalità cinese: "Ci sono diversi cinesi da queste parti, Passano, giocano alle macchinette. - racconta il dipendente di un bar gestito da cinesi appena fuori Vo' - Il marito della titolare è tornato dalla Cina un mese fa. Ma sta bene, come anche sua moglie". Intanto, mentre si dà la caccia ad un eventuale "diffusore", le scorte di mascherine sono già esaurite. "Sono andata in farmacia dopo le 19 e già non c'erano più", rivela la proprietaria di un negozio di ottica.

A Monselice, paese limitrofo, il sindaco Giorgia Bedin prova a mantenere la calma nonostante l'ospedale sia già stato svuotato e il Pronto Soccorso abbia interrotto le attività da ieri sera. "Attendo disposizioni dall'unità di crisi regionale, dipendiamo da loro - afferma - Ma restiamo con i piedi per terra, non è il caso di diffondere allarmismo". Meno rassicuranti sono, invece, le dichiarazioni del segretario Anaao Assomed Veneto Adriano Benazzato che lamenta una carenza strutturale in caso di emergenza. "Ci sono troppi pochi posti negli ospedali, non saremo in grado di affrontare un'epidemia. Servono misure di carattere emergenziale, adesso".

Sulla scia di una vera e propria

psicosi collettiva, tutte le scuole sono state chiuse, persino quelle di Noventa Vicentina e Agugliano. E mentre Vo' si trasforma in una piccola Wuhan, corre la paura tra i residenti: "Servirà tutto questo?".

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