"Hanno cambiato la serratura", il giallo della cripta di Mussolini

È scontro aperto tra gli eredi del Duce, tra cambi di serratura e accuse di vario genere

"Hanno cambiato la serratura", il giallo della cripta di Mussolini

È scontro all'interno della famiglia Mussolini relativamente alla riapertura della cripta di Predappio, dove riposa anche il Duce.

Le pronipoti Vittoria e Orsola, infatti, avevano annunciato su Facebook che l'accesso al luogo di sepoltura sarebbe stato possibile nuovamente nella giornata di oggi, domenica 23 maggio: "La Cripta di famiglia riaprirà definitivamente". Una notizia smentita da Rachele Mussolini, che in comunicato ufficiale della famiglia l'aveva definita "priva di fondamento", aggiungendo inoltre che l'accesso al luogo di sepoltura non sarebbe stato consentito.

Lo scontro

"Dopo la chiusura avvenuta nel dicembre del 2017 per importanti e improrogabili lavori di ristrutturazione realizzati grazie al contributo della Fondazione Alleanza Nazionale, alla quale va il nostro più sentito ringraziamento, è arrivato il momento di dare un segnale di ripartenza", scrivevano su Facebook Vittoria e Orsola."Auspicando di tornare presto alla normalità, vogliamo dare la possibilità ai visitatori di poter venire a trovare i nostri cari che qui riposano tutto l'anno, così come fortemente desiderato da Donna Rachele, la quale nel 1975 ottenne da parte del Comune di Predappio la concessione perpetua della Cripta per sè e per i suoi discendenti con la facoltà di utilizzo della stessa per i servizi cimiteriali, nonchè il libero accesso per i visitatori".

Una riapertura, quindi, data per scontata dalle due pronipoti di Mussolini, che indicano anche gli orari di visita: "Apriamo chiedendo il massimo rispetto per il luogo che la Cripta rappresenta. Un ringraziamento particolare va ai volontari e al personale, per l'accoglimento e la sicurezza di quanti si recheranno nell'area cimiteriale. L'apertura al pubblico sarà consentita seguendo scrupolosamente la normativa anti Covid-19 in vigore, per la quale abbiamo provveduto ad apporre il materiale informativo necessario per la prevenzione dei contagi. L'accesso alla Cripta sarà consentito a partire dalle ore 08.00 fino a mezz'ora prima della chiusura del cimitero".

Dura la replica alle due parenti da parte di Rachele Mussolini, che ha pubblicato una nota ufficiale della famiglia utilizzando anch'ella Facebook: "Orsola e Vittoria Mussolini non sono titolate ad effettuare nessun annuncio pubblico riguardante la Cripta senza la preventiva discussione e nulla osta da parte della maggioranza della famiglia", affonda la donna. "Purtroppo il loro poco provvido annuncio ha generato confusione e false aspettative. Ci rammarichiamo per questi inconvenienti. È obiettivo di tutti i famigliari riaprire la Cripta, e a tal proposito stiamo concordando come poter gestire al meglio, in sicurezza e con buon senso la riapertura al pubblico a partire da questa estate".

La polemica sulle chiavi

Nel frattempo, nel corso della giornata di ieri, la serratura sarebbe stata cambiata, rendendo così impossibile alle due pronipoti di Mussolini l'apertura tramite le chiavi di cui erano in possesso in quanto eredi. Come spiegato da AdnKronos la gestione della Cripta è suddivisa dai familiari sulla base di specifiche quote di ripartizione: ad Orsola e Vittoria spetterebbe il 6%, quindi non dovrebbero avere nessun diritto di prendere decisioni del genere: "Vanno prese a maggioranza come qualsiasi decisione di tipo condominiale", mentre le due pronipoti avrebbero agito senza il consenso degli altri eredi.

Per quanto riguarda la questione "chiavi", sempre stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa, queste erano in possesso"solo dei discendenti e senza nessuna spiegazione Orsola ha dato le chiavi ad un terza persona, estranea alla famiglia". Ecco le motivazioni alla base della scelta di cambiare la serratura.

Il cambio della serratura

Vedendo che le chiavi risultavano oramai inutilizzabili, Orsola e Vittoria hanno fatto riaprire la Cripta grazie all'ausilio di un fabbro e sotto lo sguardo dei carabinieri di Predappio. "Ci hanno detto che abbiamo fatto qualcosa di gravissimo, riaprendo senza un'intesa con gli altri eredi. Loro hanno fatto qualcosa di più grave, cambiando la serratura senza dircelo", hanno dichiarato, come riportato da "Il Resto del Carlino".

"Hanno detto che abbiamo dato le chiavi a sconosciuti. Le abbiamo lasciate a una persona di Predappio. E comunque avrebbero dovuto dirci che cambiavano la serratura e darci la possibilità di accedere. Sabato siamo arrivati qui e ci è stato impedito di omaggiare i nostri cari. Ma eravamo pronte a tutto quello che è successo", hanno aggiunto ancora. "La sicurezza? Abbiamo fatto noi un'assicurazione che copre qualunque infortunio dentro la cripta, premesso che non è mai successo.

Abbiamo un preventivo per le telecamere. Si scende 4 per volta al massimo in rispetto alle disposizioni anti-Covid".

La Cripta, quindi, ha riaperto i battenti: il primo visitatore, un uomo del posto, è arrivato pochi minuti prima delle 8.30.

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