La "Buona scuola" è legge: bagarre in Aula per il voto

Lavori sospesi brevemente per la protesta del Carroccio contro l'introduzione della teoria gender. Alla fine il ddl è stato approvato con 277 sì

La "Buona scuola" è legge: bagarre in Aula per il voto

Approvato il ddl di riforma della scuola con 227 sì, 173 no e 4 astenuti. La seduta comunque è stata abbastanza agitata. Infatti questa mattina i colori della bandiera greca - bianco e blu - e la scritta "Oxi alla buona scuola di Renzi" erano stati portati in Aula dai deputati di Sel per protestare contro il ddl di riforma della buona scuola. I parlamentari hanno apposto i cartelli di protesta sui banchi, per poi mostrarli -richiamati all’ordine dal presidente di turno Roberto Giachetti- al termine della dichiarazione di voto in cui hanno annunciato il voto contrario al ddl.

E in mattinata ci aveva già pensato la Lega a scaldare il clima in Aula. Durante le dichiarazioni di voto sul ddl di riforma della scuola, i deputati della lega hanno esposto dei cartelli "giù le mani dai bambini", per protesta contro la norma sull’educazione di genere.

Nonostante le richieste di Roberto Giachetti, presidente di turno, per far tornare la calma nell’emiciclo, la Lega ha proseguito la protesta e Giachetti ha espulso il capogruppo Massimiliano Fedriga e sospeso per pochi minuti la seduta. Dopo l'approvazione del testo Renzi esulta su Twitter: "Centomila assunzioni, più merito, più autonomia #labuonascuola è legge".

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