Il consigliere leghista del Comune di Prato, Marco Curcio, ha recentemente denunciato l'intenzione dell'amministrazione Pd locale di stanziare un fondo di oltre 70mila euro per convincere un gruppo di nomadi, prevalentemente di etnia sinti, a lasciare i quattro accampamenti cittadini, dei quali uno è prossimo alla chiusura. Con questo obiettivo, il Comune di Prato ha indetto un bando al quale hanno già risposto 4 operatori. Un'attenzione alle comunità nomadi già riscontrata nell'amministrazione dem di Milano con Beppe Sala. "Assurdo spendere 72mila euro per convincere Rom e Sinti a lasciare le loro roulotte, è una ingiustizia sociale", ha commentato il consigliere della Lega.
In queste quattro zone vivono circa 270 persone e il Comune prevede che la durata dell'intervento sia di 18 mesi mediante operatori esperti per un percorso di accompagnamento e di inclusione. Un'azione che ha scatenato la rabbia di Marco Curcio: "Mentre ci sono famiglie italiane che tra poche settimane purtroppo si vedranno recapitare l'avviso di sfratto, ci sono rom e sinti che per uscire dai campi nomadi non solo ricevono il 'bonus di uscita' . Come se non bastasse, il Comune di Prato ha pure stanziato oltre 70mila euro per provare a convincerli a lasciare le loro baracche e roulotte, in aggiunta a quelle migliaia di euro di bollette dell'acqua e per i servizi igienici che gli sono state pagate finora".
Uno dei quattro campi ha la priorità sugli altri, perché, come spiega il sio locale Notizie di Prato, necessita di essere liberato nel più breve tempo possibile per permettere la realizzazione della terza corsia dell'autostrada A11. In realtà, quell'accampamento, che si trova in via Manzoni, dev'essere vuotato anche per motivi di sicurezza, in quanto è attraversato dalla tubatura del gas cittadino. Per agevolare l'uscita dei nomadi, quindi, il Comune di Prato ha previsto che l'operatore aggiudicante il bando entri a contatto con loro per accompagnarli in "sistemazioni alloggiative, percorsi di ricerca lavorativa, occasioni formative, sostegno al reddito e altre misure come il bonus di uscita messo a disposizione dal Comune di Prato e dalla Società della salute".
Tutto questo, però, non convince il consigliere della Lega: "Questo progetto per 'convincere Rom e Sinti a lasciare i campi' potrebbe anche concludersi con un nulla di fatto, perchè da nessuna parte è scritto che esauriti questi fondi si riesca a centrare l'obiettivo: è quindi possibile che dopo questi soldi debbano servirne degli altri per riprovare a convincerli, per convincerli meglio o per convincerli proprio tutti". Una pratica che, per il consigliere comunale, segna un solco di disparità sociale: "Questa è una vera e propria ingiustizia sociale per i tanti Italiani che faticano ad arrivare alla fine del mese e tutti quelli che stringono la cinghia per pagare le bollette e l'affitto.
Ci sono tanti cittadini che vogliono esprimere la loro indignazione: lo faremo, in maniera pacifica nei prossimi giorni, organizzando un sit-in davanti al campo nomadi di viale Marconi a Mezzana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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