Denunciava chi rubava. Ma la coop lo licenzia

L'uomo di Pavia era stato cacciato perché "denunciava chi rubava al lavoro". Dopo tre anni di indagini la polizia gli dà ragione e incastra i colleghi della cooperativa di servizi del Policlinico

Denunciava chi rubava. Ma la coop lo licenzia

Ha fatto il suo dovere, denunciando le ruberie dei dipendenti della cooperativa di servizi dove lavorava da tempo. Ma lo hanno licenziato. La Cooperativa in questione, scrive La Stampa, si occupa della pulizia all'ospedale San Matteo di Pavia. Alle denunce del lavoratore, sono seguite delle indagini della mobile che dopo tre anni gli hanno dato ragione.

Eppure lo avevano licenziato. Storia strana, stranissima, delle coop che puniscono gli onesti. Portavano via il cibo dei malati e alcuni di loro "pubblicavano su Facebook le loro ruberie". Una sera del 2013, come erano soliti fare, i dipendenti della coop a fine serata si mettono a mangiare in mensa il cibo avanzato dai malati. Sporcando il lavoro di pulizia che aveva fatto Giorgio, nome di fantasia. Così è andato su tutte le furie. Ha urlato e avrebbe anche minacciato alcuni di loro. Così, dopo alcuni giorni, è arrivato il licenziamento.

A quel punto non può che rivolgersi ai sindacati. I quali, però, gli suggeriscono di accettare il licenziamento.

I colleghi, non contenti, lo querelano anche. Così scattano le indagini della polizia. Che dopo tre anni di video e pedinamenti non può fare che dar ragione a Giorgio: i suoi colleghi rubavano. Ma hanno licenziato lui.

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