Il gup del Tribunale di Bari Roberto Oliveri del Castillo ha condannato a 16 anni di reclusione Cosimo Damiano Panza, pregiudicato di 53 anni, imputato per violenza sessuale ai danni della dipendente di un ufficio aperto al pubblico, sede di una associazione di consumatori nel centro di Bari. Il fatto risale al 6 ottobre del 2016 quando l'uomo, all'epoca detenuto nel carcere di Lecce, era in permesso premio. La giovane venne aggredita nel primo pomeriggio al rientro nell'ufficio dopo la pausa pranzo mentre i colleghi non erano assenti.
Per la donna furono attimi di terrore: raccontò di essere stata minacciata con un coltello e condotta in bagno e costretta a subire atti sessuali anche se l'uomo non riuscì a consumare un rapporto completo. Infine la vittima, che venne anche rapinata, si divincolò e si allontanò. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Il giudice ha accolto pienamente le richieste dell'accusa, rappresentata dalla pm Simona Filoni, riconoscendo l'imputato, già condannato venti anni fa per un'altra violenza sessuale, come responsabile dei reati di sequestro di persona, rapina aggravata, violenza sessuale, porto abusivo di arma bianca e furto.
Il giudice ha inoltre condannato Panza al risarcimento danni nei confronti della vittima, da quantificarsi in sede civile, con provvisionale di 15mila euro, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e, a pena espiata, alla libertà vigilata per la durata di cinque anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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