La denuncia non viene da un pericoloso razzista xenofobo. Ma dal procuratore generale della Corte di Appello d Bologna. Ignazio De Francisci, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, ha lanciato l'allarme riguardo le leggi troppo poco severe, le "carceri comode" e gli sconti di pena che spingono i criminali stranieri a venire in Italia dove hanno vita facile.
Non è un segreto infatti che negli ultimi anni si siano impennati i reati commessi da stranieri, che spesso vanno a ingolfare le carceri italiane. Il 32% dei detenuti (17mila su 52mila) è straniero, sebbene la popolazione immigrata in Italia sia appena l'8,5%. Gli immigrati, in sostanza, delinquono in media 4 volte in più. "Agli occhi della criminalità dell’est Europa, la commissione di delitti in Italia è operazione più lucrosa e meno rischiosa che in patria - ha detto De Francisci - E alle loro carceri sono preferibili le nostre". Per gli "amministratori di giustizia", anche in Emilia-Romagna i problemi sono sempre complessi e, rispetto al passato, in parte più gravi. I mali della giustizia. Ma i problemi della giustizia non finiscono ovviamente qui.
Ieri è arrivata anche una sferzata al "troppo precariato", l'allerta sui troppi reati prescritti, il boom dei procedimenti per il riconoscimento della protezione internazionale che rendono la situaizone "critica". A cui si è aggiunto il monito di De Francisci sulla "radicalizzazione" dei detenuti riguardo al terrorismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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