Il documento di febbraio a Autostrade e ministero: "Il ponte non è sicuro"

L'Espresso pubblica un documento del 28 febbraio del 2018 in cui si metteva in guardia sui pericoli del ponte Morandi

Il documento di febbraio a Autostrade e ministero: "Il ponte non è sicuro"

Le problematicità del ponte Morandi erano note, così come il rischio derivante da quella struttura. Quelli che erano solamente allarmi, ora diventano certezze. Secondo un documento diffuso dall'Espresso, infatti, sia Autostrade che il ministero delle Infrastrutture erano a conoscenza della pericolosità del ponte. Lo scorso 28 febbraio, infatti, il direttore della manutenzione Michele Donferri Militelli avrebbe inviato una lettera alla Direzione generale per la vigilanza del ministero delle Infrastrutture, al Provveditorato alle opere pubbliche di Genova e alla Direzione maintenance e investimenti esercizio della società Autostrade per l'Italia in cui metteva in guardia il ministro sui rischi per il ritardo nell'approvazione del progetto esecutivo di rinforzo del ponte.

Nella lettera, Militelli sottolinea "ancora una volta l'urgenza" con la quale era necessario intervenire per rafforzare il ponte Morandi per evitare possibili "ripercussioni". La lettera di allarme del direttore di Autostrade, scrive ancora l'Espresso, è la seconda di cinque scritte al ministero tra il 6 febbraio e il 13 aprile 2018. Queste cinque lettere, questi cinque avvertimenti che avrebbero potuto salvare 43 persone sono però rimaste inascoltate. Nessuno ha fatto niente. Nessuno si è attivato per evitare il peggio.

Come sottolinea l'Espresso, "finora si sapeva che gli uffici coinvolti fossero al corrente soltanto del degrado della struttura, a cominciare dai tiranti consumati dalla corrosione del venti per cento. Ma nessun documento dimostrava che ingegneri e funzionari fossero consapevoli del pericolo, che ogni giorno e ogni notte decine di migliaia di automobilisti e camionisti stavano correndo".

La replica di Autostrade al documento de L'Espresso

Con una nota, Autostrade per l'Italia minimizza dicendo che "si tratta di una ordinaria comunicazione con cui la competente direzione del ministero delle Infrastrutture viene sollecitata per l'approvazione del progetto di miglioramento delle caratteristiche strutturali del viadotto Polcevera, per il quale era già stato prodotto il parere favorevole da parte del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, tenuto conto che il tempo di approvazione da parte del ministero si stava protraendo oltre il termine dei 90 giorni. Il progetto aveva l'obiettivo di migliorare la vita utile dell'infrastruttura".

Per questo, la lettura dell'Espresso "risulta assolutamente fuorviante e non veritiera l'interpretazione del settimanale secondo cui si sarebbe trattato di una 'lettera d'allarme' che metteva in guardia sulla 'non sicurezza' del viadotto".

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