Ebrei Usa contro papa Francesco: "I campi profughi non sono lager"

Il Pontefice aveva paragonato i campi profughi ai campi di concentramento. Dura reazione degli ebrei Usa: "I riferimenti storici devono essere fatti con accuratezza"

Ebrei Usa contro papa Francesco: "I campi profughi non sono lager"

Alla fine la reazione delle comunità ebraiche non si è fatta attendere. Le parole con cui Papa Francesco ha paragonato i campi profughi ai campi di concentramento non sono andate giù alle grandi comunità ebraiche degli Usa, riporta il quotidiano israeliano Jerusalem Post.

E così la American Jewish Comittee ha emesso una condanna senza appello: "Le condizioni in cui i migranti si trovano a vivere in Europa - ha detto il ceo David Harris - possono certo essere difficili e meritano un'attenzione internazionale sempre maggiore, ma di certo non si tratta di campi di concentramento."

Harris non esita a correggere le parole del Pontefice: "La precisione di linguaggio nel riportare i fatti è assolutamente essenziale quando si fanno riferimenti storici, soprattutto quando a farli è una figura così importante e rispettata a livello mondiale."

Parlando all'isola Tiberina appena sabato scorso, il Santo Padre aveva esortato all'accoglienza, tracciando un paragone destinato a fare discutere: "I popoli generosi che li accolgono - aveva

detto il Papa - debbono portare avanti da soli questo peso, e gli accordi internazionali sembrano più importanti dei diritti umani. I campi di rifugiati, tanti, sono campi di concentramento per la folla di gente lasciata lì."

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