I fulmini e le situazioni di maltempo che sta vivendo in queste ore la nostra Penisola fanno paura. Basti pensare che solo ieri a morire per un fulmine è stato il 56enne Alberto Balocco, amministratore delegato della ben nota industria dolciaria di Fossano (Cuneo). Stava facendo una passeggiata sulla sua mountain bike elettrica nella zona dell'Assietta, nel Comune di Pragelato, in compagnia di un suo amico, Davide Vigo, torinese di 55 anni, anch’egli morto a causa del fulmine. Quest'ultimo si è scaricato sulle batterie delle loro bici che sono rimaste intatte, mentre sui corpi dei due amici c’erano i segni della folgorazione. Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Bologna, ha spiegato a Repubblica che “la batteria può creare un campo elettrico, come avviene con i cellulari”. L’esperto ha quindi sottolineato che, in caso di temporale, si devono evitare le apparecchiature elettroniche.
Il cambiamento climatico aumenta il rischio
Nella giornata di oggi anche un gruppetto di ragazzi è stato colpito da un fulmine mentre i tre giovani erano impegnati in una escursione. A soccorrerli e a trasportarli a valle con un elicottero è stato il personale medico del 118 e del Soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo. Uno dei tre sarebbe però in condizioni più gravi. In quel momento nella zona si stava abbattendo un forte nubifragio e solo la professionalità di piloti e verricellisti che si sono calati in quel tratto impervio della montagna, sfidando condizioni climatiche per nulla favorevoli, ha reso possibile il loro recupero.
Fortunatamente il nostro Paese non è fra i luoghi in cui le scariche elettriche sono più frequenti, come per esempio le zone tropicali, ma i cambiamenti climatici aumentano comunque il rischio di eventi meteo estremi anche in Italia. Basti pensare alle tante trombe d’aria che ci sono state in questa pazza estate di caldo record. Non sempre chi viene colpito da un fulmine muore, e il più delle volte non ne viene data notizia. Ci sono però delle regole da poter seguire per evitare il rischio di essere colpiti da una scarica, che diventa mortale nel momento in cui provoca ustioni interne o anche un arresto cardio-circolatorio.
Ecco i luoghi da evitare in caso di temporale
In caso di maltempo è bene non salire in cima alle montagne o stare vicino ad alberi che svettano in aria, come anche pali della luce o ripetitori. Neppure luoghi piani, come prati, la riva del mare o anche le piscine, sono indicati per ripararsi. Meglio cercare edifici grandi in cui entrare, stando però lontano dalle finestre e dalle porte. Anche l’automobile può essere un luogo sicuro, purché abbia un tetto rigido e sia le portiere che i finestrini siano ben chiusi. Se siamo in montagna può aiutare andare in un bosco ricco di alberi o in una grotta profonda, stando lontani dalla sua entrata. Quando c’è un temporale in atto, evitare assolutamente di fare un bagno o la doccia, e neppure lavare gli indumenti. Meglio staccare gli elettrodomestici e non utilizzare il telefono fisso, né il cellulare.
Chieudere le porte e le finestre
Porte e finestre devono restare chiuse: infatti, nel momento in cui un fulmine dovesse colpire l’edificio, la corrente seguirebbe il percorso di minor resistenza al suolo. Acqua e fili metallici conducono l’elettricità. Staccare anche televisioni, computer lavatrici e lavastoviglie. Se si è in campeggio meglio stare nel camper o nella roulotte, mentre è meglio stare fuori dalla tenda. Al mare è meglio non restare in spiaggia ed eventualmente uscire dall’acqua, mentre in barca è consigliato fare ritorno al porto. In aereo non vi sono invece particolari problemi, anche perché, solitamente, vola sopra il temporale e in ogni caso, al pari dei treni e delle funivie, isola l’elettricità. Se abbiamo indosso oggetti metallici è meglio toglierli. Infine, evitiamo di stare a contatto con il pavimento, preferendo invece sederci su un cuscino imbottito o avere comunque i piedi uniti se si resta in posizione eretta. Nel caso in cui ci si sieda, le nostre estremità inferiori vanno sollevate da terra.
Sarebbe utile accovacciarsi, così da evitare di essere come una punta, che può attirare il fulmine. Infine, se non siamo da soli dobbiamo distanziarci di almeno 6 o anche dieci metri dagli altri, così da evitare il rischio di essere colpiti di rimbalzo.
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