Escluso dall'appalto del bar per una fotocopia: si suicida un ristoratore

Non aveva allegato copia del documento d'identità. Il Comune di Pordenone: "Procedura ineccepibile"

Escluso dall'appalto del bar per una fotocopia: si suicida un ristoratore

Lo hanno trovato morto nella sua auto a Cordenons, in provincia di Pordenone: Giovanni Scrizzi, ristoratore del capoluogo friulano, si sarebbe tolto la vita per le conseguenze di un errore nelle carte richiestegli dalla burocrazia comunale.

Scrizzi, che avrebbe compiuto sessant'anni la settimana prossima, aveva appena perso l'appalto del suo Caffè Letterario a Pordenone solo per aver dimenticato di allegare alla documentazione necessaria la fotocopia della propria carta d'identità.

Noto da anni nella città friulana e già in passato gestore di diversi locali in tutta la provincia, Scrizzi era sparito da giovedì: il suo corpo è stato trovato ieri nel tardo pomeriggio da un pilota di ultraleggero, che ha avvistato l'auto dove si trovava il cadavere del ristoratore.

Secondo quanto riporta Il Gazzettino, prima di sparire Scrizzi avrebbe confidato a diversi amici di non riuscire a trovare pace per essere stato escluso, dopo dodici anni, dalla gara d'appalto del Comune, che del suo locale era proprietario.

Dal Comune di Pordenone, però, il commento sulla vicenda è piccato: "La procedura di gara è stata seguita in maniera ineccepibile e la mancanza del

documento di identità è equiparabile, a termini di legge, all'assenza della firma, provocando l'irricevibilità dell'offerta", spiega al quotidiano veneto il Direttore generale del Comune, Primo Perosa.

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