"Facile prendersela col rave. I fascisti...". Gad Lerner attacca il governo

La mano ferma del ministro degli Interni sul ritrovo abusivo di Modena indispettisce il giornalista, che polemizza: "Due pesi e due misure..."

"Facile prendersela col rave. I fascisti...". Gad Lerner attacca il governo

La musica da stordimento del rave party di Modena si è spenta, finalmente. Le polemiche invece no. Mentre proseguono le operazioni di sgombero del capannone industriale che ospitava la festa abusiva, ad alzare a palla il volume della contestazione ci ha pensato Gad Lerner. Pur di criticare il nuovo governo di centrodestra e l'azione risoluta del neoministro dell'Interno, che sui ritrovi illegali ha indicato la linea dura, il giornalista ha sparato nella cassa di risonanza dei social un martellante refrain di protesta politica. Niente di nuovo, lo precisiamo subito: nella sua invettiva, l'ex conduttore è riuscito persino a scomodare il fascismo.

"Con un governo come il vostro..."

"Certo che a un governo come il vostro verrà sempre più facile prendersela con il rave party di Modena e con il soccorso in mare delle navi Ong piuttosto che con i vostri amici della Curva Nord di San Siro e con i fascisti radunati a Predappio. Due pesi e due misure...", ha scritto Lerner su Twitter, accompagnando quel messaggio con uno scatto proveniente proprio dal ritrovo illegale svoltosi nella periferia del capoluogo emiliano. Così, con l'intenzione di attaccare l'operato del governo Meloni, Gad ha accostato situazioni diverse tra loro, tutte peraltro soggette al monitoraggio e alle attenzioni delle forze dell'ordine.

L'ossessione per l'allarme fascismo

Peraltro, secondo quanto riferito dalla stessa polizia, al raduno abusivo di Modena circolavano alcol a fiumi e droghe; non si comprende dunque il disappunto per l'azione repressiva manifestato dal giornalista, forse irritato dal fatto che il neoministro degli Interni e l'esecutivo siano partiti in quarta su vari fronti, compreso quello delle Ong coccolate da certa sinistra. Ma a suscitare maggiori perplessità è stato quel riferimento al raduno di Predappio, con il solito spauracchio dell'allarme fascismo agitato ossessivamente quasi a voler sviare l'attenzione.

Le rimostranze del giornalista non hanno riscosso particolari consensi, forse anche a motivo di un ritornello ormai già ascoltato altre volte.

"Ma se organizzassero un rave party a casa sua, in qualche sua proprietà, direbbe le stesse cose o chiamerebbe le forze dell'ordine per farli sgombrare?", ha domandato un utente di Twitter al giornalista. "Che grande caz... I rave sono illegali e pericolosi, c'è droga di tutti i tipi, non c'è controllo all'interno, non c'è sicurezza. Mi meraviglia quello che ha scritto", ha osservato un altro commentatore.

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