Alla fine Matteo Salvini c'è andato. Ha visitato Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto, nel Vicentino, indagato per aver sparato a un bandito nel corso di una rapina nelle scorse settimane. Il bandito era poi morto per le conseguenze della ferita, ma sul caso Stacchio si è creato un dibattito a livello nazionale, con l'opinione pubblica divisa tra chi vede nel benzinaio veneto un eroe e chi lo giudica come un novello sceriffo amante della giustizia fai-da-te.
Tra questi ultimi non si può certo annoverare il segretario del Carroccio, che oggi ha immortalato l'incontro con Stacchio con una foto pubblicata sul proprio profilo Facebook, con tanto di didascalia: "Insieme agli Stacchio, padre e figlio. Giù le mani da chi si difende". Immediato il boom di "mi piace" e condivisioni, con decine e decine di migliaia di interazioni.
Salvini e la Lega Nord sin da subito si sono schierati al fianco di Stacchio, assurto a simbolo dei cittadini lasciati soli da uno Stato assente ed inefficace.
Stacchio ha sempre sostenuto di aver impugnato il fucile solo per difendere la commessa della gioielleria nel mirino dei rapinatori e di aver aperto il fuoco solo dopo aver ricevuto i primi colpi dai banditi. Nel frattempo, le cronache locali riportano le notizie di un ininterrotto afflusso di automobilisti diretti alla pompa di benzina degli Stacchio, in segno di solidarietà con il benzinaio indagato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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