Finlandese abusata e rapinata: arrestato un bengalese a Roma

Orrore in pieno centro. La giovane pestata con una grossa pietra e poi stuprata. Prima di andarsene il bengalese le ha pure rubato i 40 euro che aveva nel portafoglio

Finlandese abusata e rapinata: arrestato un bengalese a Roma

L'incubo risale a venerdì notte. L'abuso sessuale, poi la vile rapina. La vittima, una finalndese a Roma per motivi di lavoro, è però riuscita a riconoscere nel volto di un 22enne bengalese il violento che le ha messo le mani addosso. Esaminando le fotografia che, gli investigatori della polizia di Stato le hanno mostrato, la vittimana ha puntato il dito contro la belva e ne ha permesso l'arresto che è stato messo a segno sabato scorso dagli agenti della Quarta sezione della Squadra mobile di Roma e del Commissariato Viminale, coordinati dalla Procura, a seguito di una intensa attività investigativa.

La 20enne finlandese era arrivata in Italia da qualche giorno per ragioni di lavoro. Venerdì notte, al termine di una serata in compagnia di alcune amiche, ha cercato un taxi per rientrare a casa. È stato in quel frangente che il bengalese le si è avvicinato offrendosi, inizialmente "con modi molto gentili", di accompagnarla con la propria macchina parcheggiata, a suo dire, in una via limitrofa. La giovane, fidandosi dei modi garbati dell'immigrato, ha acconsentito, provando a tranquillizzare l'amica titubante che a quel punto è andata via per conto proprio.

Percorso un centinaio di metri dal locale, lo sconosciuto ha subito tentato un approccio sessuale con la donna. Nonostante questa avesse tentato di gridare e di opporsi, il giovane non ha desistito neppure quando una donna, dall'interno della propria casa, ha sentito le grida della ragazza e, affacciatasi alla finestra, ha urlato a sua volta dando così l'allarme. L'uomo, a quel punto, ha minacciato di morte la finlandese e, dopo averla pestata con una grossa pietra, l'ha costretta a seguirlo in una zona buia e appartata, dove l'ha stuprata con violenza.

Al termine dell'abuso S.K., nato in Bangladesh nel novembre 1994, ha rubato alla giovane quaranta euro. Poi si è dileguato nel nulla, ma non è riuscito a far perdere del tutto le proprie tracce.

Una volta riconosciuto dalla vittima, è stato raggiunto e arrestato dagli agenti della quarta sezione della Squadra mobile di Roma nelle vicinanze di piazza Fiume. Il bengalese è risultato in possesso di un regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari. Lo stesso che aveva Guerlin Butungu, il capo branco degli stupratori di Rimini.

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