È venerdì sera, la notte conquista l'Urbe. Una ragazza finlandese, 22 anni, cammina tranquillamente a Castro Pretorio, non lontano dalla Stazione Termini. Lei forse non lo sa, ma Roma col buoio può diventare pericolosa. E anche teatro di uno stupro.
Dopo essere stata con alcune amiche in un pub della zona, voleva solo trovare un taxi e tornarsene a casa. Ma quella "normale" serata romana stava per trasformarsi in un incubo. Appena uscita dal pub lei e l'amica vengono intercettate da un 22enne bengalese, dai modi garbati e che si offre di portarle a casa. Forse per incoscienza o forse solo per fiducia, la finlandese accetta la cortesia. L'amica invece si rifiuta di seguirla e la lascia da sola.
Dopo qualche minuto, mentre la giovane e il bengalese si avvicinavano alla strada dove l'immigrato sosteneva di avere l'auto parcheggiata, inizia l'orrore. L'uomo cerca un approccio, lei si divincola, grida, prova a liberarsi dalla morsa dello stupratore. Ma non c'è niente da fare. Il racconto della giovane tra le lacrime ripercorre quei minuti di intenso dolore.
"Mi diceva: se ti muovi o provi a scappare t’ammazzo, mi minacciava con una grossa pietra", ha raccontato alla polizia che sabato ha messo le manette a S.K., nato in Bangladesh nel novembre 1994. E così è stato.
Lo stupratore l'ha picchiata con la pietra, l'ha trascinata in un luogo buio e ha abusato di lei. Poi è corso via, portandosi via i 40 euro che la ragazza teneva con sé. Minuti di intenso terrore. "Ho avuto paura di morire, è stato terribile", piange ora la giovane finlandese ancora sotto choc.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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