Ieri mattina a Firenze nei pressi della Stazione Leopolda vicino al capolinea della linea 30 è accaduto l'ennesimo fatto di aggressione ai danni un conducente di bus.
Stavolta a farne le spese è una donna, che ama il suo lavoro e lo fa con passione, ma purtroppo non si sente più sicura a svolgerlo e nonostante non abbia subito danni fisici è talmente provata psicologicamente che lascia raccontare i fatti al suo collega Michele Lulurgas, sindacalista della Filt Cgil.
Un uomo si è buttato in mezzo di strada per attraversare, l'autista riesce a frenare in tempo ma nasce un diverbio durante il quale il pedone sale a bordo del bus, insulta la conducente intimandola ad uscire fuori dal “gabbiotto” del posto di guida. La donna, spaventata, ovviamente non lo fa e lui le sputa addosso in segno di disprezzo.
Una situazione psicologicamente provante per la vittima che fortunamente non ha subito violenze fisiche, ma si sente indifesa nei confronti di certe situazioni che continuano a ripetersi nell'ambito dei trasporti pubblici fiorentini.
Il sindacalista interviene a difesa della conducente e di tutti i suoi colleghi: "Ormai queste situazioni sono all’ordine del giorno. Andiamo avanti al ritmo di un’aggressione alla settimana. Non si può lavorare così,siamo in una situazione di totale abbandono, il presidio delle forze dell’ordine va potenziato e soprattutto c’è la totale assenza delle istituzioni, le quali mancano nell’affiancare chi, nella nostra città, compie il proprio dovere in situazioni al limite del sopportabile”.
Effettivamente i dati parlano chiaro le aggressioni non si contano più: solo pochi giorni fa, un verificatore è
stato aggredito in piazza stazione e stessa sorte è toccata il 5 ottobre scorso ad un conducente del bus della linea 22, sempre in zona stazione, mentre le istituzioni con il sindaco del Pd Nardella a capo non commentano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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