Tunisino li minaccia, ma i clienti del chiosco lo picchiano

L'evidentemente inattesa reazione dei presenti ha mandato su tutte le furie il nordafricano, anche dopo averle prese: i sanitari del 118 sono infatti stati aggrediti mentre tentavano di soccorrerlo per portarlo in ospedale, 30 i giorni di prognosi

Tunisino li minaccia, ma i clienti del chiosco lo picchiano

Completamente ubriaco, un tunisino ha provocato danni e creato scompiglio tra i tavoli di un chiosco di piazza Vittorio Veneto a Firenze. Quello che, tuttavia, non aveva messo in conto è stata la replica dei presenti, che hanno reagito spedendolo a smaltire la sbronza direttamente al pronto soccorso.

L'episodio si è verificato intorno alle 3 del mattino quando, secondo le poche notizie fatte trapelare fino ad ora, il 32enne magrebino si è diretto verso il chiosco ed ha iniziato a molestare pesantemente i presenti. Dopo una discussione sorta con alcuni avventori il nordafricano, in preda alla furia, avrebbe iniziato a sfogarsi su tavolini e sedie, impugnando successivamente degli affilati cocci di bottiglia per minacciare i presenti.

Non si sa ancora se a reagire siano stati alcuni clienti o gli stessi titolari del chiosco, ma di sicuro il tunisino è stato picchiato, subendo ferite e lesioni poi ritenute guaribili in 30 giorni all'ospedale San Giovanni di Dio. A condurlo nella struttura il personale del 118, che ha avuto non pochi problemi col magrebino dato che, come riferito da "FirenzeToday", gli operatori sono stati a loro volta aggrediti da quest'ultimo.

Gli uomini della questura di Firenze stanno ancora indagando per ricostruire la dinamica dei fatti, mentre, come riportato da "GoNews", arriva l'attacco contro il sindaco della città da parte del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai. "Quando si tratta di scagliarsi contro il ministro Salvini sui decreti sicurezza, Nardella e i suoi sembrano spinti da una molla che si aziona in automatico. Quando invece si dovrebbero mettere in campo contromisure per combattere la criminalità e il degrado dilaganti sono non pervenuti.

Il sindaco si svegli dal suo torpore, non si lasci distrarre troppo dalle vicende della crisi di governo e, invece di mandare messaggi al segretario del PD Zingaretti, alzi il telefono e chiami il prefetto".

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