Altro che cambiare Triton come vorrebbe il ministro dell'Interno, Marco Minniti. Triton non si cambia e le navi militari continueranno a portare i migranti nei porti italiani.
Parola di Frontex. "Il piano operativo di Triton dice che l'Italia è il Paese ospitante della missione", ha ribadito alla Stampa la portavoce dell'agenzia Ewa Moncure, "Se qualche altro Stato volesse aggiungersi, da un punto di vista teorico la possibilità ci sarebbe. Ma mi pare uno scenario molto complicato, anche perché le attività sono tutte guidate dalla Guardia Costiera Italiana, che decide come distribuire le imbarcazioni. Su tutte le navi e su tutti gli elicotteri che partecipano all'operazione, poi, sono sempre presenti ufficiali italiani. Triton non funziona in modo autonomo, ma è come se operasse per conto dei confini italiani".
Oggi a Varsavia è in programma un vertice di Frontex con i rappresentanti degli altri Paesi europei e il governo italiano ha intenzione di proporre di "regionalizzare" l'attività di Triton e consentire alle navi che partecipano alla missione di attraccare in altri porti Ue. "Triton è una delle tante operazioni di Frontex, non è l'unica", dice però la Moncure, "E funziona esattamente come le altre che abbiamo in Spagna (Hera, Indalo e Minerva) o in Grecia (Poseidon). Ogni operazione ha un Paese che la ospita, nel caso di Triton, è l'Italia. Che quindi si fa carico degli sbarchi. Non c'è niente di speciale in questo: è stato deciso così nel momento in cui è stata avviata".
Cioè come fu deciso in accordo con il
governo italiano nel 2014. Certo, il piano prevede che si possano far sbarcare i migranti anche a Malta, ma solo in casi particolari. A meno di sorprese, difficile quindi che stavolta Minniti riesca a spuntarla- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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