I topi d'appartamento restano impuniti. Per cento furti in casa solo un ladro va in galera. In pratica l'impunità è garantita. Paura e rassegnazione sono i sentimenti più diffusi tra i cittadini. E non sono sentimenti irrazionali: oggi il 99 per cento dei furti in casa restano senza colpevole. È un dato choc, che l'Espresso ricava dal confronto tra i detenuti per questo tipo di reato e il totale di razzie domestiche messe a segno nel 2014. Di fatto in carcere sono finite 3600 persone mentre i colpi sono stati oltre 251 mila. Insomma a quanto pare per i topi d'appartamento le manette non sono un deterrente efficace. Secondo l'Istat po nel 2013 solo il 2,9 per cento dei responsabili dei furti in abitazione commessi nel corso dell'anno è stato individuato, anche se una fetta consistente di loro se l'è cavata con una denuncia a piede libero.
L'esasperazione accomuna la maggioranza degli italiani. Nel centro di Roma, di Bologna o di Milano come nella più remota delle abitazioni: le mura domestiche non sono più sinonimo di sicurezza. Perciò cresce la sfiducia nelle istituzioni. La consapevolezza, cioè, che la denuncia fa soltanto perdere tempo per riempire moduli.
Lo scorso anno 251 mila abitazioni sono state depredate. Ma in cella per questo reato ci sono solo 3600 persone. Perché le indagini non si fanno quasi mai. E così il senso di insicurezza dei cittadini continua a crescere.
Svaligiare case è il crimine che da dieci anni cresce senza sosta: dal 2003 le denunce sono raddoppiate. Per questo è fuorviante chiamarla emergenza. Il picco più alto è stato raggiunto nei due anni appena trascorsi, arrivando a 251 mila assalti alle mura domestiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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